Il direttore di Left racconta cosa trovate nel nuovo numero

Imparano, imparano questi robot. Sui social network trovano tracce delle nostre emozioni, degli impulsi, delle reazioni a un imprevisto. Dati, solo dati, è vero, ma che possono indurre comportamenti quasi umani. La quarta rivoluzione industriale è qui e ripropone un rovello antico: ci libererà dal lavoro che non amiamo o ruberà il lavoro per cui viviamo? Carrozza, Dosi, Guarascio e, per Left, Furlan e Mazzonis. Intanto la senatrice a vita Elena Cattaneo contesta il metodo e il merito delle scelte di Renzi sulla ricerca, a pagina 10. Il nostro cronista scientifico, Pietro Greco, scopre che non sono gran cosa i soldi promessi alla ricerca, pagina 13. La #buonascuola? Fa il punto Donatella Coccoli a pagina 16, subito dopo Chiara Saraceno spiega come il destino di un bambino venga precocemente segnato dal contesto in cui ha studiato.
Giustizia e politica: Felice Casson, pagina 37, e Luca Sappino, pagina 34.
Guido Viale scrive per Left il succo del suo ultimo libro: verrà dai migranti la spinta per la riconversione ecologica dell’economia, che eviterà gli sprechi e creerà più lavoro.
Il mondo di Left questa volta parte da Londra, dal ritratto di un sindaco musulmano e pro matrimoni gay, della sinistra laburista ma lontano da Corbyn, che potrebbe perfino sfidare. Un giorno. In Spagna, Podemos chiude un accordo con Izquierda Unida e potrebbe scavalcare i socialisti alle politiche del 26 giugno. Michela AG Iaccarino fa il punto sulla repressione in Egitto, raccontando la storia di Malek, dato in carcere quando era in fuga e poi, purtroppo, preso davvero.

Left n. 20 è in edicola dal 14 maggio

 

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