Ha votato la legge, anche se frutto del compromesso con l'ala cattolica del Pd e gli alfaniani. Ora però la deputata e filosofa lascia il gruppo parlamentare dei dem. Dal Misto cercherà di fargli mantenere la promessa sulle adozioni

Lascia il gruppo del Pd, la deputata Michela Marzano, filosofa prestata alla politica. Insegna filosofia morale, Marzano, ed è consapevole che questo incide sulla sua scelta. Durante le dichiarazioni di voto sulla legge sulle unioni civili ha infatti chiesto scusa alle persone lgbt, Marzano, che è convinta che il Pd abbia tradito la promessa fatta ai suoi elettori e a chi aspettava da quasi trent’anni questa legge. «Ho votato sì», dice, «ma ho chiesto anche scusa perché, quello che stavamo per votare, non era ciò che avevamo promesso, detto, assicurato alle persone». Lo scrive su Repubblica, lo ripete a l’Espresso, lo posta su facebook, Marzano: «Ho chiesto scusa perché per mesi è stato detto alle persone lgbt “noi porteremo avanti questo progetto nella sua interezza, perché se non lo approviamo così introduciamo una discriminazione”. E poi invece si è votata una legge che non parla di famiglie ma di “formazioni sociali specifiche” e non prevede l’adozione del figlio del partner».

Per Marzano è dunque una questione di coerenza. E dice «è questa la vera questione morale», la professoressa, che spiega come la politica con l’abitudine di promettere ciò che non può mantenere contribuisca alla crisi della politica stessa. Per la deputata, il Pd e il governo avrebbero dovuto dire chiaramente cosa si sarebbe potuto fare, senza prima fare campagna per una legge che si diceva «già compromesso» e poi, adesso, vendere un compromesso ancora più basso come un fatto epocale. È infastidita, Marzano, dal fatto che Scalfarotto&co vadano dicendo «facciamo la Storia».



Sa bene Marzano che la legge approvata riconosce comunque importanti diritti, dalla reversibilità all’accesso alle case popolari. Il punto è però riscoprire al coerenza (convinta che con un diverso atteggiamento, mettendo la fiducia sul vecchio testo base o relazionandosi diversamente con le opposizioni, qualcosa in più si sarebbe potuto ottenere). E quindi Marzano resterà in parlamento, nel gruppo misto, per seguire due progetti avviati. «Lavorerò perché non rimanga promessa non mantenuta anche la riforma delle adozioni», dice a Left, «e infatti ho presentato una proposta di riforma che cambia l’articolo 6 della legge, che oggi limita le adozioni alle sole coppie eterosessuali sposate da almeno tre anni: devono poter invece adottare tutte le coppie, anche omosessuali, e i single». E c’è poi la partita del testamento biologico, che è ora in mano alla commissione Affari sociali. Anche lì Marzano ha depositato un suo testo.

Finita la legislatura, finirà però anche il suo impegno politico. O almeno così dice adesso la professoressa, contenta di tornare a insegnare e scrivere a tempo pieno. Si dice non interessata, infatti, ad altri progetti politici, anche più a sinistra e meno condizionati – come il Pd – dalla presenza di una forte componente cattolica.


L’intervento dell’On. Michela Marzano prima del voto sulle Unioni civili