Dopo la vittoria della Brexit, l’attenzione è tutta puntata sulle borse. Eppure la decisione storica della Gran Bretagna impatterà su molte più cose di quelle che immaginiamo. Un esempio? Games of Thrones

Dopo la vittoria della Brexit, l’attenzione è tutta puntata sulle borse e sul crollo della sterlina. Eppure la decisione storica che ha preso la Gran Bretagna impatterà su molte più cose di quelle che al momento immaginiamo. Un esempio? L’uscita dall’Ue del Regno Unito potrebbe mettere in pericolo la produzione di Games of Thrones.

Uno dei luoghi principali per le riprese della serie è infatti l’Irlanda del Nord, qui vengono girate tutte le scene che riguardano Grande Inverno, come ad esempio l’epica “Battaglia dei bastardi”. Ora, secondo l’eminente testata Foreign Policy, HBO, casa produttrice dello show, riesce a sostenere il costo enorme per la realizzazione di una serie così imponente – circa 10milioni di dollari per un episodio della sesta stagione – grazie ai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Unione europea. Soldi che, dopo la vittoria del “leave” al referendum, probabilmente non ci saranno più. E lo stesso accadrà per molti altri spettacoli televisivi e cinematografici girati in UK, visto che negli ultimi 7 anni la Gran Bretagna ha ottenuto circa 32milioni di dollari dalle organizzazione europee per investire su questi progetti.

Per quanto riguarda invece le sorti di Games of Thrones, con una settima stagione già confermata e un’ottava (e forse ultima) in programma, Jon Snow, Sansa Stark e compagni potrebbero dover cercare scenari alternativi per portare avanti le loro avventure diventate ormai troppo costose nel regno di Sua maestà.