Una soluzione all'orizzonte per il Baobab di via Cupa, a Roma, dove centinaia di richiedenti asilo sono ospitati in condizioni di estrema precarietà. Eppure aumenta il nervosismo. A Fiumicino, pochi giorni fa, alcuni cittadini hanno protestato contro l'arrivo di una cinquantina di migranti in una struttura a Isola Sacra. Oggi la notizia dell'arrivo, nel pomeriggio, della deputata leghista ex Ncd Barbara Saltamartini al Baobab. Sarà, dice la parlamentare, «un sopralluogo con i cittadini nella tendopoli di via Cupa... creata ad hoc dagli attivisti del Baobab sulla pelle dei cittadini al solo fine economico di ottenere la concessione di un immobile». Non si fa attendere la reazione dei volontari che assieme al Medu e a pochi cittadini solidali tentano di portare sollievo alle persone ospitate in via Cupa. «Questa signora sappia che se fino ad oggi abbiamo sopportato con fatica le bugie sue e dei razzisti come lei da oggi non siamo più disposti a farlo». Gli attivisti di Baobab Experience invitano Saltamartini a rinunciare al sopralluogo - «Non è giornata di seminatori d'odio» - e spiegano che in serata è previsto un denso programma di attività con una cena offerta dalla comunità argentina di Roma in occasione del 200esimo anniversario dell'Indipendenza del Paese sudamericano e un mediatore che racconterà ai migranti africani il debito storico dell'Argentina nei confronti dei migranti da tutto il mondo, tra i quali tanti italiani. «Non chiediamo nè soldi nè immobili» spiegano i volontari. «Noi la coscienza ce l'abbiamo ed è più pulita di quella di chi soffia sul fuoco del razzismo, dell'intolleranza e del pregiudizio». Alla serata del Baobab, concludono, «è invitata la Roma solidale, accogliente, democratica, popolare, antirazzista ed antifascista. A questo evento è invitato tutto il quartiere che così tanto, nonostante i problemi, ci ha sostenuto e continua a sostenerci». Saltamartini non è tra questi. [caption id="attachment_81149" align="alignnone" width="1024"]Massimo Percossi/Ansa Massimo Percossi/Ansa[/caption]
[caption id="attachment_81150" align="alignnone" width="1024"]Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa Massimo Percossi/Ansa[/caption] [caption id="attachment_81151" align="alignnone" width="1024"]Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa Massimo Percossi/Ansa[/caption]
[caption id="attachment_81158" align="aligncenter" width="1024"]Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa Massimo Percossi/Ansa[/caption]   [caption id="attachment_81153" align="alignnone" width="1024"]Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa Massimo Percossi/Ansa[/caption]

Una soluzione all’orizzonte per il Baobab di via Cupa, a Roma, dove centinaia di richiedenti asilo sono ospitati in condizioni di estrema precarietà. Eppure aumenta il nervosismo. A Fiumicino, pochi giorni fa, alcuni cittadini hanno protestato contro l’arrivo di una cinquantina di migranti in una struttura a Isola Sacra. Oggi la notizia dell’arrivo, nel pomeriggio, della deputata leghista ex Ncd Barbara Saltamartini al Baobab. Sarà, dice la parlamentare, «un sopralluogo con i cittadini nella tendopoli di via Cupa… creata ad hoc dagli attivisti del Baobab sulla pelle dei cittadini al solo fine economico di ottenere la concessione di un immobile».

Non si fa attendere la reazione dei volontari che assieme al Medu e a pochi cittadini solidali tentano di portare sollievo alle persone ospitate in via Cupa. «Questa signora sappia che se fino ad oggi abbiamo sopportato con fatica le bugie sue e dei razzisti come lei da oggi non siamo più disposti a farlo». Gli attivisti di Baobab Experience invitano Saltamartini a rinunciare al sopralluogo – «Non è giornata di seminatori d’odio» – e spiegano che in serata è previsto un denso programma di attività con una cena offerta dalla comunità argentina di Roma in occasione del 200esimo anniversario dell’Indipendenza del Paese sudamericano e un mediatore che racconterà ai migranti africani il debito storico dell’Argentina nei confronti dei migranti da tutto il mondo, tra i quali tanti italiani.

«Non chiediamo nè soldi nè immobili» spiegano i volontari. «Noi la coscienza ce l’abbiamo ed è più pulita di quella di chi soffia sul fuoco del razzismo, dell’intolleranza e del pregiudizio». Alla serata del Baobab, concludono, «è invitata la Roma solidale, accogliente, democratica, popolare, antirazzista ed antifascista. A questo evento è invitato tutto il quartiere che così tanto, nonostante i problemi, ci ha sostenuto e continua a sostenerci». Saltamartini non è tra questi.

Massimo Percossi/Ansa
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Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa
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Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa
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Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa
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Baobab, via Cupa, Roma. Massimo Percossi/Ansa
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