Sarebbe bello potersi stupire del fatto che questo Senato di servili servitori abbia deciso di salvare Silvio Berlusconi negando l’autorizzazione alla Procura di Milano per l’utilizzo di alcune intercettazioni. Sarebbe facile perché significherebbe essere riusciti a bersi la storia che il patto del Nazareno sia solo un’invenzione giornalistica mentre il Pdl (o Forza Italia o come volete chiamare i berluschini) si è dissolta perché non ha nemmeno bisogno di esistere per garantire a Silvio le indispensabili garanzie.
Questo Senato ieri ha salvato Berlusconi perché semplicemente è berlusconiana (per storia, per convergenza, per affezione o per semplice predisposizione alla prostituzione) la maggioranza trasversale di questo Governo che vorrebbe apparire nuovo e invece si tiene in pancia tutti i germi degli ultimi vent’anni.
Il Senato salva Berlusconi perché questa è la sua matrice politica: centrodestrista e dedito all’autopresarvazione. E la scenetta del dopo voto è ancora peggio: bambini dell’asilo Mariuccia che si rimbalzano la colpa. La politica che diventa poltiglia da cortile mentre tutto intorno avanzano stragi, si sbriciolano i diritti, muoiono battaglieri della morte degna e L’Europa affoga.
Il Senato. Il Senato che vogliono rifondare. Il Senato che mette mano alla Costituzione.
E mentre Renzi si infila nel letto di Berlusconi mi viene la curiosità di sapere che Paese sarebbe questo se si fosse applicata la Costituzione, prima di volerla rottamare.
E mi verrebbe da chiedere che senatori sarebbero questi, se non avessero il voto segreto.
Buon giovedì.