Sabato 23 luglio a Messina, si discute di municipalismo inteso come “grande salto” dei movimenti verso l’impegno anche istituzionale. “Movimenti in comune” è un evento promosso da Cambiamo Messina dal basso e supportato da European alternatives

Il 23 luglio l’Orto botanico Pietro Castelli di Messina ospita, dalle 19,30 alle 22,30, “Movimenti in comune”: tre ore di confronto e dibattito sul municipalismo inteso come “grande salto” dei movimenti verso l’impegno anche istituzionale. E sono gli enti locali, in particolare le città, i luoghi in cui questi salti approdano, prendendo vita e forma. L’evento promosso da Cambiamo Messina dal basso e supportato da European alternatives, vuole mettere intorno a un tavolo esperienze con radici, percorsi e rappresentanze diverse, ma con una base comune: la costruzione di piattaforme cittadine innovative oltre i partiti tradizionali che, pur non prive di contraddizioni hanno aperto nuovi spazi di cambiamento che hanno al centro processi partecipativi. Autonomia, dunque, dei movimenti e delle stesse istituzioni, dai vincoli amministrativi e dalle politiche di austerità imposte dai governi nazionali e dell’Unione europea.
Così in Spagna con i progetti giunti e condotti nelle Madrid della sindaca Manuela Carmena e nella Barcelona di Ada Colau, A Coruña e Saragoza. Così anche in Italia: dalla Napoli di Luigi De Magistris alla Cinquefrondi (Rc) di Michele Conia, dalla Messina di Renato Accorinti alla Marghera di Gianfranco Bettin. In queste municipalità, la cosiddetta “cittadinanza attiva” è riuscita a trasformare l’iniziativa dal basso in esperienze di governo. E così anche a Birmingham e Bristol nel Regno Unito, in Germania con il governo del Land Turingia, a Grenoble, nei governi regionali dell’Attica e delle Isole Ionie in Grecia, oltre alle polacche Wadowice e Slupsk.

locandina-programma

Alla chiamata di “Cambiamo Messina dal basso” hanno risposto, tra gli altri, Marea Atlántica dal Comune di A Coruña, Barcelona en Comú dalla capitale catalana, Coalizione Civica di Bologna, l’Asilo di Napoli, la comunità e confraternite Elleniche in Italia; e ancora i sindaci di Messina Renato Accorinti, Michele Conia di Cinquefrondi (Rc), Giuseppe Cannistrà di Monforte San Giorgio (Me). E intellettuali del territorio come il professor Tonino Perna e il sociologo Pier Paolo Zampieri.
Quali potenzialità e quali limiti ha il municipalismo? Left raccoglierà riflessioni, racconti e spunti di una complessità che, nel solco del municipalismo, tenta un nuovo modo di fare politica, attraverso processi collettivi che hanno sì dimensioni locali ma ambizioni e programmi universali.