Dopo una settimana dall’attentato rivendicato dall’Isis che è costato la vita a 80 persone, Kabul è di nuovo scossa da un altro attacco. Stavolta sono i talebani a lasciare la firma. Un camion bomba è esploso attorno alle 1:30 locali all’ingresso del Northgate Hotel di Kabul, una struttura con sorveglianza armata dove alloggiano ‘contractor’ stranieri, civili e militari, situato nel quartiere Pul-e-Chakri, poco distante dall’aeroporto. L’obiettivo dei terroristi era quelo di colpire quindi una base militare straniera
L’attacco è stato portato avanti sia con l’autobomba che da singoli terroristi, quattro uomini armati, ne è scaturito un conflitto a fuoco durante il quale sono morti tre attentatori. I militari sono intervenuti uccidendo tre degli attentatori: uno è morto in seguito ad un’esplosione, altri due sono stati uccisi nello scontro a fuoco con le forze di sicurezza. Nell’operazione è morto anche un agente di polizia. Finora non si hanno conferme di vittime civili nonostante i talebani abbiano parlato di “decine di vittime”.
Una settimana fa, il 23 luglio, durante la “marcia della luce”, una manifestazione pacifica della minoranza Hazara che protestava per avere la linea elettrica nel proprio territorio, vi era stato l’attentato rivendicato dall’Isis, il più sanguinoso dal 2001, con 80 vittime. Era la prima volta che l’Isis colpiva nella capitale dell’Afghanistan.
Nella notte autobomba e scontro a fuoco vicino all'aeroporto, vicino a un alloggio di contractor stranieri. L'attacco dopo una settimana dall'attentato dell'Isis che aveva causato 80 morti