Ieri, poco prima della mezzanotte – sono le 23,45 – Abdesselem El Danaf sta facendo un picchetto insieme ai suoi compagni di fabbrica e del sindacato Usb. È ai cancelli, appena fuori dall’azienda per cui lavora, la logistica GLS a Montale, frazione di Piacenza. L’operaio Abdesselem ha 53 anni, cinque figli, origini egiziane e lavora qui da tredici anni, alla SEAM, ditta in appalto della GLS.
“Parti, vai!”. In pochi minuti accade tutto. Incitato, qualcuno mette in moto, spinge il pedale dell’acceleratore di un tir per forzare il picchetto. E travolge Abdesselem proprio lì davanti ai cancelli e lo uccide. Alla guida del tir c’è un suo collega di lavoro, ha 43 anni, è italiano, voleva sfondare il picchetto. E adesso è accusato di omicidio stradale.
«Nella logistica diritti violati fino alla morte», commenta Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato. «La logistica è parte integrante del sistema della Grande distribuzione organizzata, i lavoratori sono anelli della stessa catena di sfruttamento. Dove finiscono i vestiti cheap price, gli smartphone, i giocattoli, le arance, i pomodori, le bottiglie di aranciata, i barattoli di pelati? Prima di arrivare nei negozi dei centri commerciali e negli scaffali dei supermercati, questi prodotti vengono movimentati da lavoratori, soprattutto migranti, impiegati da aziende cooperative alle quali le catene della Grande Distribuzione Organizzata appaltano il lavoro nei propri magazzini. Nell’ombra fanno funzionare la grande distribuzione. Ma nell’ombra succede di tutto: salari decurtati, zero diritti, zero sicurezza e chi sciopera viene licenziato. Il gravissimo fatto di questa notte è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, che è sfociata in tragedia. Questa volta i diritti sono stati violati fino alla morte»
Il sindacato ha indetto una conferenza stampa per oggi, giovedì 15 settembre, a Piacenza. Ecco il comunicato:
“Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza.
Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato
durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS questa notte davanti ai magazzini dell’azienda.Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato.
Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco.
Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore.