Non passa giorno che la famiglia Trump non faccia parlare di sé. L’argomento del contendere, stavolta, sono i confetti di cioccolato. Ma anche i rifugiati. C’è un tweet di Donald Trump Jr. il più grande dei figli del candidato repubblicano alla presidenza, che recita: Quest’immagine dice tutto. Basta con la correttezza politica che non mette davanti gli interessi americani. L’immagine in questione è una scodella di Skittles, una marca di confettini colorati come ce ne sono altre e il testo recita: «Se avesti una scodella di Skittles e ti dicessi che più di tre ti uccidono, ne mangeresti una manciata?» Questo è il problema che abbiamo con i rifugiati siriani.
This image says it all. Let's end the politically correct agenda that doesn't put America first. #trump2016 pic.twitter.com/9fHwog7ssN
— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) 19 settembre 2016
Basta buonismi e basta rifugiati, dunque. Mentre all’Onu si dibatte – e si fa poco – per i rifugiati, mentre in Siria la tregua vacilla grazie agli aerei americani, che hanno colpito truppe di Assad e a quelli siriani o russi, che hanno distrutto un convoglio di aiuti umanitari diretti ad Aleppo, il problema della destra americana sono le poche migliaia di rifugiati siriani che il Paese ha promesso di accogliere (facendo loro prima uno screening accuratissimo). Il giorno dopo dell’attentato a New York da parte di Ahmad Khan Rahami, americano afghano tornato cambiato (come dicono parenti e amici) da un viaggio nel suo Paese, il clan Trump soffia sulle paure, facendo indignare molti.
La stessa ditta produttrice di Skittles ha risposto con un comunicato molto chiaro, rispondendo a una richiesta di un giornalista di Hollywood reporter: I nostri prodotti sono dolciumi, i rifugiati persone, ci pare una analogia inappropriata. Ma non faremo altri commenti perché non vogliamo vengano interpretati come tentativi di farsi pubblicità.
A rep for @Skittles gives me their response to @DonaldJTrumpJr pic.twitter.com/OmkJQkIqug
— Seth Abramovitch (@SethAbramovitch) 20 settembre 2016
La scelta di Trump non è casuale né involontaria. L’idea di prendersela con la correttezza politica, il buonismo, paga, almeno tra coloro a cui Trump piace. La speranza repubblicana è che nelle immediate vicinanze di un attentato si possa accrescere quella base di persone che alle regole preferiscono la legge e l’ordine. Il tweet ha scatenato l’inferno in rete. Un buon commento è quello che ricorda che il tweet di Trump Jr. è partito da un telefono inventato dal figlio di un rifugiato siriano. Oppure ci si spiega che c’è una possibilità che, per essere uccisi da rifugiati terroristi servirebbero, stando ala metafora di Trump, 10,8 miliardi di confettini.
Based on actual odds of getting killed by terrorist refugee, you'd need 10.8 billion skittles to find 3 killers https://t.co/Ba5HNFhvM1
— Mike Rosenberg (@ByRosenberg) 20 settembre 2016
Per non farsi mancare nulla, il fronte repubblicano manda in onda uno spot pro armi pagato dalla NRA, la National Rifle Association, nel quale si mostra una donna indifesa alle prese con un effrazione notturna. «Aveva una pistola, ma Hillary e i suoi nominati alla Corte Suprema le hanno tolto questo diritto, non lasciare che Hillary ti lasci solo un telefono per proteggerti» dice lo spot, che va in onda in zone rurali, dove le armi sono popolari e dove Trump vince. Obbiettivo della NRA è dare una mano in zone marginali. E impedire nuove regole per l’acquisto di armi. Che potrebbero essere utili per sparare sui rifugiati siriani, se per caso Obama decidesse di farne entrare altri.