Un appello alla solidarietà da parte delle istituzioni locali per promuovere iniziative in tutto il mondo e promuovere il dialogo tra le città e le organizzazioni che ospitano i profughi. È questo Solidacities. Perché, anche se gli Stati membri non lo fanno, le città hanno il compito di affrontare la più grave crisi umanitaria che si sia conosciuta dopo la Seconda Guerra Mondiale.
El vice-alcalde de #Dunkerque anuncia en #Solidacities que la “Jungla” de #Calais será desalojada el próximo lunes #24Oct #Francia pic.twitter.com/skpm43MQSK
— Miguel Urbán Crespo (@MiguelUrban) 18 ottobre 2016
Tra le tante testimonianze e proiezioni, spicca quella da Calais. Dove il vicesindaco annuncia che la Giungla sarà sgomberata il prossimo 4 ottobre. Mentre le scene di violenza si mischiano a quelle di miseria, qualche città d’Europa va in Parlamento a ricordare che «il diritto di asilo è garantito nel rispetto delle norme stabilite dalla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e dal protocollo del 31 gennaio 1967», recita l’articolo 18 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea che riconosce espressamente il diritto d’asilo previsto dalla Convenzione di Ginevra. Ovvero: il diritto di asilo è un diritto umano fondamentale.