Quattro giorni di proiezioni, reading di libri, musica e cibo biologico sono previsti dal primo al quattro dicembre alla Cineteca Nazionale e alla Città dell’Altra Economia a Roma. La kermesse di eventi fa capo al Festival delle Terre, giunto alla tredicesima edizione, organizzato dal Centro Internazionale Crocevia, che da cinquant’anni si occupa della difesa della terra, dei diritti degli agricoltori e dei popoli nativi minacciati da un modello economico che li vorrebbe assimilare. Ogni giorno dall’1 al 4 dicembre sarà possibile visionare dalle ore 16,30 alle ore 23,00 i 25 film (in lingua originale con sottotitoli) candidati al Festival all’interno del Cinema Trevi, la storica sala-museo romana situata a un passo dalla fontana della Dolce Vita, che ingloba tuttora i resti di una domus romana. Dei 25 film in programma divisi in tre sezioni - “Terre resistenti”, “Popoli nativi”, “Preservare il pianeta, alternative per nutrire il mondo” -, 17 film sono i film in concorso, divisi tra documentari di ricerca, documentari antropologici come Strana Udehe e Mingong, corti di animazione come Full Petrol Jacket e anteprime nazionali, come Code of Survival, Atlantic, Historia do futuro ed Ethiopia Rising. [caption id="attachment_90894" align="aligncenter" width="700"]Scena del film Code of Survival Una scena del film "Code of Survival"[/caption] Il festival, in linea con le attività del Centro Internazionale Crocevia, ha l’obiettivo di raccogliere, promuovere e diffondere, senza scopo di lucro, «le storie di chi produce cibo e resiste nei campi, nei mari, nelle foreste e nelle metropoli» e di promuovere l’educazione, la comunicazione e l’agricoltura, «promuovendo e realizzando attività in favore di comunità indigene e contadine, oltre ad attività di formazione e creazione di reti internazionali di organizzazioni, come il Comitato Internazionale per la Sovranità Alimentare (IPC on Food Sovereignity) recentemente coinvolto nelle “Linee Guida Volontarie sulla gestione responsabile della terra”, approvate dalle Nazioni Unite in ambito CFS/FAO e numerosi coordinamenti e campagne». [caption id="attachment_90895" align="aligncenter" width="700"]Una scena del film "Dert" Una scena del film "Dert"[/caption] Crocevia, come dice il nome stesso, mira sin dalla sua fondazione a essere un punto di incontro di culture e di realtà sociali differenti, attraverso campagne e progetti di sostegno agli agricoltori in difficoltà di tutto il mondo, alle vittime di ingiustizie politiche, economiche, ambientali e sociali, e si schiera attivamente per la difesa dei diritti collettivi sulla terra (contro il landgrabbing), la crisi alimentare e il diritto al cibo, vantando collaborazioni con attivisti del calibro di Thomas Sankara, Samara Machel, Graca Machel, Yasser Arafat, Lula e Ka Memo. Crocevia possiede, inoltre, un archivio multimediale in cui conserva testimonianze audiovisive sulle diverse forme del rapporto tra Terra e Uomo alla portata di tutti che ha l’obiettivo di esaltare il valore identitario dell’agricoltura tradizionale e il ritorno alla terra come risposta sostenibile al sistema economico vigente. [caption id="attachment_90896" align="aligncenter" width="700"]Una scena del film "Earth. Due parole sul futuro" Una scena del film "Earth. Due parole sul futuro"[/caption]   Il 3 dicembre alle ore 18,30, inoltre, si svolgerà un focus sulla legge quadro per l’agricoltura contadina tuttora in discussione alla Camera dei deputati dal titolo “Riforma agraria tra passato e futuro”, in compagnia di Antonio Onorati del Centro internazionale Crocevia, Aboubakar Soumahoro dell’Unione Sindacale di Base e Adriano Zaccagnini portavoce della "Campagna per l'Agricoltura Contadina". Al termine del dibattito che si svolgerà alla Cineteca Nazionale verranno proiettati due cortometraggi emblematici: il primo è 16 anni dopo melissa, una testimonianza d’autore dell’occupazione delle terre di Melissa (Kr) girato dal documentarista calabrese Mario Carbone nel 1965 e il secondo è Nuovi Braccianti antichi problemi, di autori vari sulla difesa dei diritti della terra e la nascita del Coordinamento Nazionale dei Braccianti. [caption id="attachment_90897" align="aligncenter" width="700"]Una scena dal film "Voices from Gezi" Una scena dal film "Voices from Gezi"[/caption] Le attività del giorno di chiusura del Festival (il 4 dicembre) si svolgeranno alla Città dell’Altra Economia, con un programma fitto di eventi diversi riuniti nella giornata-evento "Il futuro non è scritto": dalla mattina alle 9,00 sarà possibile visitare la mostra pittorica di Genny Sammartino e di Flavio Copotorti, alle ore 17,00 ci sarà la proiezione del cortometraggio sulla gestione alternativa delle terre nel ferrarese girato da Concetta Fratto e Pino Iannelli Tra terra e acqua. Alle 18,00 è prevista la presentazione del libro di Tullio Bugari L’erba degli zoccoli, all’interno di un reading concerto con le musiche originali di Silvano Staffolani, alle 19,00 ci sarà un aperitivo biologico e alle ore 19,30 avrà luogo la premiazione del Festival delle Terre. Alle 21,00, per chiudere, nella Sala Oceania ci sarà il concerto di Don Pasta, l’autore di “La parmigiana e la rivoluzione”, celebrato dal New York Times come "attivista del cibo".

Quattro giorni di proiezioni, reading di libri, musica e cibo biologico sono previsti dal primo al quattro dicembre alla Cineteca Nazionale e alla Città dell’Altra Economia a Roma.
La kermesse di eventi fa capo al Festival delle Terre, giunto alla tredicesima edizione, organizzato dal Centro Internazionale Crocevia, che da cinquant’anni si occupa della difesa della terra, dei diritti degli agricoltori e dei popoli nativi minacciati da un modello economico che li vorrebbe assimilare.
Ogni giorno dall’1 al 4 dicembre sarà possibile visionare dalle ore 16,30 alle ore 23,00 i 25 film (in lingua originale con sottotitoli) candidati al Festival all’interno del Cinema Trevi, la storica sala-museo romana situata a un passo dalla fontana della Dolce Vita, che ingloba tuttora i resti di una domus romana.
Dei 25 film in programma divisi in tre sezioni – “Terre resistenti”, “Popoli nativi”, “Preservare il pianeta, alternative per nutrire il mondo” -, 17 film sono i film in concorso, divisi tra documentari di ricerca, documentari antropologici come Strana Udehe e Mingong, corti di animazione come Full Petrol Jacket e anteprime nazionali, come Code of Survival, Atlantic, Historia do futuro ed Ethiopia Rising.

Scena del film Code of Survival
Una scena del film “Code of Survival”

Il festival, in linea con le attività del Centro Internazionale Crocevia, ha l’obiettivo di raccogliere, promuovere e diffondere, senza scopo di lucro, «le storie di chi produce cibo e resiste nei campi, nei mari, nelle foreste e nelle metropoli» e di promuovere l’educazione, la comunicazione e l’agricoltura, «promuovendo e realizzando attività in favore di comunità indigene e contadine, oltre ad attività di formazione e creazione di reti internazionali di organizzazioni, come il Comitato Internazionale per la Sovranità Alimentare (IPC on Food Sovereignity) recentemente coinvolto nelle “Linee Guida Volontarie sulla gestione responsabile della terra”, approvate dalle Nazioni Unite in ambito CFS/FAO e numerosi coordinamenti e campagne».

Una scena del film "Dert"
Una scena del film “Dert”

Crocevia, come dice il nome stesso, mira sin dalla sua fondazione a essere un punto di incontro di culture e di realtà sociali differenti, attraverso campagne e progetti di sostegno agli agricoltori in difficoltà di tutto il mondo, alle vittime di ingiustizie politiche, economiche, ambientali e sociali, e si schiera attivamente per la difesa dei diritti collettivi sulla terra (contro il landgrabbing), la crisi alimentare e il diritto al cibo, vantando collaborazioni con attivisti del calibro di Thomas Sankara, Samara Machel, Graca Machel, Yasser Arafat, Lula e Ka Memo.
Crocevia possiede, inoltre, un archivio multimediale in cui conserva testimonianze audiovisive sulle diverse forme del rapporto tra Terra e Uomo alla portata di tutti che ha l’obiettivo di esaltare il valore identitario dell’agricoltura tradizionale e il ritorno alla terra come risposta sostenibile al sistema economico vigente.

Una scena del film "Earth. Due parole sul futuro"
Una scena del film “Earth. Due parole sul futuro”

 

Il 3 dicembre alle ore 18,30, inoltre, si svolgerà un focus sulla legge quadro per l’agricoltura contadina tuttora in discussione alla Camera dei deputati dal titolo “Riforma agraria tra passato e futuro”, in compagnia di Antonio Onorati del Centro internazionale Crocevia, Aboubakar Soumahoro dell’Unione Sindacale di Base e Adriano Zaccagnini portavoce della “Campagna per l’Agricoltura Contadina”. Al termine del dibattito che si svolgerà alla Cineteca Nazionale verranno proiettati due cortometraggi emblematici: il primo è 16 anni dopo melissa, una testimonianza d’autore dell’occupazione delle terre di Melissa (Kr) girato dal documentarista calabrese Mario Carbone nel 1965 e il secondo è Nuovi Braccianti antichi problemi, di autori vari sulla difesa dei diritti della terra e la nascita del Coordinamento Nazionale dei Braccianti.

Una scena dal film "Voices from Gezi"
Una scena dal film “Voices from Gezi”

Le attività del giorno di chiusura del Festival (il 4 dicembre) si svolgeranno alla Città dell’Altra Economia, con un programma fitto di eventi diversi riuniti nella giornata-evento “Il futuro non è scritto”: dalla mattina alle 9,00 sarà possibile visitare la mostra pittorica di Genny Sammartino e di Flavio Copotorti, alle ore 17,00 ci sarà la proiezione del cortometraggio sulla gestione alternativa delle terre nel ferrarese girato da Concetta Fratto e Pino Iannelli Tra terra e acqua. Alle 18,00 è prevista la presentazione del libro di Tullio Bugari L’erba degli zoccoli, all’interno di un reading concerto con le musiche originali di Silvano Staffolani, alle 19,00 ci sarà un aperitivo biologico e alle ore 19,30 avrà luogo la premiazione del Festival delle Terre.

Alle 21,00, per chiudere, nella Sala Oceania ci sarà il concerto di Don Pasta, l’autore di “La parmigiana e la rivoluzione”, celebrato dal New York Times come “attivista del cibo”.