Ribadiamo la necessità di approvare rapidamente la legge elettorale, rimane un’urgenza, non perché vogliamo andare a votare, ma perché è un elemento di credibilità per questo Parlamento. Il governo non ha mai espresso dubbi sulla legittimità costituzionale della legge approvata da questa camera, l’Italicum.
Maria Elena Boschi, 24 settembre 2014
Rottameremo le liste bloccate e insieme a loro rottameremo l’inciucismo perché la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto. E chi vince avrà la maggioranza per governare senza ricatti dei partitini.
Matteo Renzi, 3 gennaio 2015
Se ci rivediamo tra cinque anni con la legge elettorale provata e sperimentata vedrete che quella legge elettorale sarà copiata da mezza Europa.
Matteo Renzi, 23 marzo 2015
Non voglio polemizzare con Polito. Mi colpisce che abbia iniziato il suo articolo dicendo che c‘è poco da andare fieri di questa legge elettorale. Io dico, invece, che c’è molto da andarne fieri e per motivi di merito. Secondo Polito l’Italicum non ha eguali nel resto d’Europa. Tutte le leggi elettorali dei Paesi europei sono diverse dalle altre. Accade in Francia, in Portogallo, in Grecia… Siamo sufficientemente bravi per fare il nostro modello e non copiare quello di qualcun altro.
Maria Elena Boschi, 9 aprile 2015
Sinceramente non ci sono profili di incostituzionalità, pur rispettando idee diverse.
Maria Elena Boschi, 24 aprile 2015
L’Italicum è uno spartiacque tra una classe politica inconcludente, che prometteva e poi non faceva nulla” e il suo governo, che “ci prova e ce la fa.
Matteo Renzi, 3 maggio 2015
L’approvazione definitiva dell’Italicum un passaggio fondamentale non solo perché finalmente avremo una legge elettorale che funziona e che mette definitivamente in un cassetto il Porcellum, ma perché dimostreremo ai cittadini di essere anche in grado di mantenere gli impegni e forse di ricostruire quel rapporto di fiducia indispensabile tra politici e cittadini.
Maria Elena Boschi, 3 maggio 2015
Impegno mantenuto, promessa rispettata. L’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio. È #lavoltabuona
Matteo Renzi, 4 maggio 2015
E’ la Spagna di oggi, ma sembra l’Italia di ieri. Di ieri perché ora abbiamo cancellato ogni balletto post-elettorale. Sia benedetto l’Italicum, davvero: ci sarà un vincitore chiaro. E una maggioranza in grado di governare. Stabilità, buon senso, certezze. Punto.
Matteo Renzi, 21 dicembre 2015
Portare a casa il risultato della legge elettorale era tutt’altro che semplice. E’ stato un capolavoro parlamentare. E ci consente di non avere in Italia un effetto spagnolo.
Matteo Renzi, 29 dicembre 2015 La legge elettorale più bella del mondo era una patacca. Guarda un po'. E la cosa oramai era così risaputa che anche quelli che l'avevano fatta nelle ultime settimane fingevano averlo saputo: come un ladro che si mette a cercare il ladro insieme alla Polizia fingendo sconcerto e indignazione. Ed è solo l'ennesima puntata di un'epoca di imbonitori che in qualsiasi ambito privato sarebbero stati licenziati e si ritroverebbero una causa per danni. Perché poi qualcuno ci dovrebbe spiegare (ma non ce lo spiegherà, nonostante abbia a disposizione anche un bel blog nuovo di zecca) che ce ne facciamo di tutto il tempo perso e di tutta la retorica che questa brutta legge elettorale ha sparso in giro in mezzo alle macerie. Bene. Bravi. Avanti così. Buon giovedì. (per le citazioni grazie a Possibile, qui)

Ribadiamo la necessità di approvare rapidamente la legge elettorale, rimane un’urgenza, non perché vogliamo andare a votare, ma perché è un elemento di credibilità per questo Parlamento. Il governo non ha mai espresso dubbi sulla legittimità costituzionale della legge approvata da questa camera, l’Italicum.

Maria Elena Boschi, 24 settembre 2014

Rottameremo le liste bloccate e insieme a loro rottameremo l’inciucismo perché la sera delle elezioni sapremo chi ha vinto. E chi vince avrà la maggioranza per governare senza ricatti dei partitini.

Matteo Renzi, 3 gennaio 2015

Se ci rivediamo tra cinque anni con la legge elettorale provata e sperimentata vedrete che quella legge elettorale sarà copiata da mezza Europa.

Matteo Renzi, 23 marzo 2015

Non voglio polemizzare con Polito. Mi colpisce che abbia iniziato il suo articolo dicendo che c‘è poco da andare fieri di questa legge elettorale. Io dico, invece, che c’è molto da andarne fieri e per motivi di merito. Secondo Polito l’Italicum non ha eguali nel resto d’Europa. Tutte le leggi elettorali dei Paesi europei sono diverse dalle altre. Accade in Francia, in Portogallo, in Grecia… Siamo sufficientemente bravi per fare il nostro modello e non copiare quello di qualcun altro.

Maria Elena Boschi, 9 aprile 2015

Sinceramente non ci sono profili di incostituzionalità, pur rispettando idee diverse.

Maria Elena Boschi, 24 aprile 2015

L’Italicum è uno spartiacque tra una classe politica inconcludente, che prometteva e poi non faceva nulla” e il suo governo, che “ci prova e ce la fa.

Matteo Renzi, 3 maggio 2015

L’approvazione definitiva dell’Italicum un passaggio fondamentale non solo perché finalmente avremo una legge elettorale che funziona e che mette definitivamente in un cassetto il Porcellum, ma perché dimostreremo ai cittadini di essere anche in grado di mantenere gli impegni e forse di ricostruire quel rapporto di fiducia indispensabile tra politici e cittadini.

Maria Elena Boschi, 3 maggio 2015

Impegno mantenuto, promessa rispettata. L’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio. È #lavoltabuona

Matteo Renzi, 4 maggio 2015

E’ la Spagna di oggi, ma sembra l’Italia di ieri. Di ieri perché ora abbiamo cancellato ogni balletto post-elettorale. Sia benedetto l’Italicum, davvero: ci sarà un vincitore chiaro. E una maggioranza in grado di governare. Stabilità, buon senso, certezze. Punto.

Matteo Renzi, 21 dicembre 2015

Portare a casa il risultato della legge elettorale era tutt’altro che semplice. E’ stato un capolavoro parlamentare. E ci consente di non avere in Italia un effetto spagnolo.

Matteo Renzi, 29 dicembre 2015

La legge elettorale più bella del mondo era una patacca. Guarda un po’. E la cosa oramai era così risaputa che anche quelli che l’avevano fatta nelle ultime settimane fingevano averlo saputo: come un ladro che si mette a cercare il ladro insieme alla Polizia fingendo sconcerto e indignazione. Ed è solo l’ennesima puntata di un’epoca di imbonitori che in qualsiasi ambito privato sarebbero stati licenziati e si ritroverebbero una causa per danni. Perché poi qualcuno ci dovrebbe spiegare (ma non ce lo spiegherà, nonostante abbia a disposizione anche un bel blog nuovo di zecca) che ce ne facciamo di tutto il tempo perso e di tutta la retorica che questa brutta legge elettorale ha sparso in giro in mezzo alle macerie.

Bene. Bravi. Avanti così.

Buon giovedì.

(per le citazioni grazie a Possibile, qui)