Abbiamo tradotto e annotato il discorso di Trump in occasione del Black History Month: il presidente perla di sè, di fake news e dei neri come fossero una popolazione che vive in qualche Paese lontano

Il Black history month, a febbraio, è uno dei mille rituali con i quali si onorano le parti della società Usa e le parti di cui è fatta, i modi in cui è cresciuta, le sue tragedie, i personaggi. In questo caso, a partire dalla fine degli anni 60 in via informale e come celebrazione ufficiale dopo il 1976, si celebrano grandi figure che hanno fatto la storia della comunità e degli Stati Uniti. Mostre, convegni, celebrazioni. Ogni anno. E ogni anno il presidente prende parte in qualche forma alle celebrazioni. Donald Trump non è da meno. Quello qui sotto, in video e tradotto è il discorsetto che ha fatto a una serie di figure prominenti della comunità, sue alleate durante la campagna elettorale, invitate a colazione alla Casa Bianca. È un documento interessante per due ragioni: a) è evidente come Trump non sappia nulla e non abbia intenzione di sapere nulla della storia della comunità nera e non si è nemmeno fatto preparare un discorsetto edificante; b) Trump, in un’occasione come questa, parla ancora e solo di se stesso.

Abbiamo annotato il discorso, ma vale la pena di guardare il video perché la mimica facciale è illuminante.

 

Le elezioni sono andate benone. La prossima volta faremo triplicare i numeri o quadruplicarli. Vogliamo arrivare al 51%, no? Almeno 51.
(Benone significa l’8% del voto nero, parlando del 51, Trump non parla del voto in generale, che pure ha perso, ma di quello nero. Improbabile)

Bene questo è il Black History Month, quindi questa è la nostra piccola colazione, il nostro modesto stare insieme.
Solo un paio di note. Durante questo mese, onoriamo la storia eccezionale (tremendous) degli afro-americani in tutto il nostro Paese. Anzi, in tutto il mondo, se ci pensate, no? La loro storia è di sacrificio inimmaginabile, duro lavoro, e la fede nell’America. Ne ho avuto un assaggio durante la campagna, mi è piaciuto andare in giro con Ben Carson (al suo fianco) per un sacco di posti con i quali non ero familiare. Sono persone incredibili.
(Trump dice sempre loro in un modo distante, come se i neri fossero strani e sconosciuti aborigeni, lo faceva anche nei comizi)

E voglio ringraziare Ben Carson, che sarà a capo del Dipartimento alla Casa e alle città. Questo è un lavoro importante. È un lavoro che non ha a che vedere solo con l’alloggio, ma è mente e lo spirito. Giusto Ben? E si capisce, che non ce n’è migliori di Ben.

Il mese scorso abbiamo celebrato la vita del reverendo Martin Luther King, Jr., il cui esempio incredibile è unico nella storia americana. Avete letto di tutto su Martin Luther King una settimana fa, quando qualcuno ha sostenuto che ho fatto spostare la statua fuori dal mio ufficio. Si è scoperto che era una notizia falsa. Notizie false! Amiamo quella statua, è una delle cose preferite in quell’ufficio – e ne abbiamo di buone! Abbiamo Lincoln e abbiamo Jefferson, e poi Dr. Martin Luther King. Ma hanno detto che la statua, il busto di Martin Luther King, era stato rimosso dall’ufficio. E non è mai stato neppure toccato. Quindi penso che sia stata una vergogna, ma questo è il modo in cui si comporta la stampa. Miserevole (o: una vicenda riprovevole).

(La prima e unica cosa che Trump dice di King è: “esempio incredibile”, poi comincia a parlare della notizia sbagliata (il reporter che l’ha diffusa l’ha smentita e si è scusato) secono la quale il busto di King sarebbe stato rimosso dallo studio ovale. E parla di sè e di quanto la stampa sia cattiva con lui).

Sono molto orgoglioso, adesso abbiamo un museo sul National Mall, dove le persone possono conoscere il reverendo King e tante altre cose. Frederick Douglass è un esempio di qualcuno che ha fatto un lavoro straordinario e viene riconosciuto sempre di più, ho notato. Harriet Tubman, Rosa Parks, e altri milioni neri americani che hanno reso l’America quello che è oggi. Grande impatto.

(Oh, sti negri sono proprio forti, ho visto il museo, c’è scritto nei cartelli sotto le foto! Trump nomina gente a casaccio, parla del museo appena aperto a Washington e dice frasi di circostanza nemmeno fosse a una premiazione di Miss)

Sono orgoglioso di onorare questo patrimonio, che e onoreremo sempre di più. Le persone sedute a questo tavolo sono state grandi amici e sostenitori. Ho incontrato Darrell quando mi difendeva in televisione. E non ce n’era per quelli con cui discuteva… E Paris ha fatto un lavoro incredibile in un ambiente ostile come la CNN. E tutto da solo. C’erano sette persone, e poi Paros. E Paris li metteva in regola . Ma io non guardo la CNN e quindi ti vedo molto meno. Non mi piace guardare notizie false. Fox invece mi ha trattato molto bene. Ovunque siate in questa stanza, grazie Fox.

(Al tavolo sono seduti personaggi Tv che gli sono stati vicini, un’occasione per far fare loro una passerella e dire ai propri sostenitori: questi sono i negri buoni)

Abbiamo bisogno di scuole migliori e ne abbiamo bisogno al più presto. Abbiamo bisogno di più posti di lavoro, abbiamo bisogno di salari più alti. Lavoreremo sodo nelle inner cities. Ben (Carson) se ne occuperà e Ben è un fenomeno da Champions. Quei cambiamenti sono una delle grandi cose che vedrete succedere. Abbiamo bisogno di quartieri più sicuri e lo faremo usando la polizia. E lo faremo subito. Renderemo le cose molto meglio di quanto non siano adesso. Al momento la situazione è terribile, e ho visto che l’altra sera Paris ne ha parlato in Tv…hai fatto un ottimo lavoro l’altra sera.

(Non sappiamo cosa faremo se non aumentare il numero di poliziotti, ma abbiamo promesso di fare cose: la palla passa a Ben Carson, che di mestiere ha sempre fatto il chirurgo, ma siccome è cresciuto in un quartiere povero ed è nero, saprà cosa fare. Scuole? La Segretaria all’istruzione DeVos è una fautrice delle scuole religiose e del privato ovunque)

Sono pronto a fare la mia parte, e dirò questo: lavoreremo insieme. Questo è un grande gruppo, questo è un gruppo che è stato speciale per me. Davvero mi ha aiutato molto. Se vi ricordate io non avevo dovevo fare bene con la comunità afro-americana, ma dopo mi hanno sentito parlare e parlare di inner cities e di un sacco di altre cose, abbiamo finito per – e non entrerò nei dettagli- ma abbiamo finito per prendere più voti di altri candidati che avevano corso negli ultimi anni.

(Trump ha preso il 2% in più di Romney tra gli afroamericani, questi hanno solo votato meno che non per Obama. Già, Obama, che la presenza di un afroamericano dall’altro lato sia stato un handicap per McCain e Romney? Probabile: il presidente in carica ha preso meno voti di Bush tra i neri, non un granché).

E ora stiamo lavorando per andare ancora meglio. Voglio ringraziare la mia star televisiva – Omarosa – che è una persona fantastica, nessuno sa quanto. Non voglio distruggere la sua reputazione, ma sei una grande persona, e mi hai aiutato fin dall’inizio della campagna, una cosa che ho apprezzato. Una cosa davvero. Molto speciale.

(Il messaggio al Paese sul Black History Month è il seguente: ho degli amici neri in Tv, faremo qualcosa per voi che state malissimo e poi prenderemo più voti. Nel complesso una celebrazione da salotto Tv del mattino. FIne delle trasmissioni).