Avete un romanzo nel cassetto? Volete che sia letto e valutato da case editrici importanti? Non avete soldi per pagare delle agenzie letterarie ed esperti di editing? Sono le questioni che tormentano tutti gli scrittori in erba, giovani e o meno, costretti a fare un immane lavoro per trovare i “canali giusti”, per proporsi, costretti a passare le giornate a spedire manoscritti come messaggi in bottiglia che, di solito, restano senza risposta. Un percorso faticoso che alla fine spinge molti potenziali esordienti ad accontentarsi del self publishing.
Per far incontrare chi scrive e chi pubblica in modo reciprocamente vantaggioso Stefano Mauri, presidente del gruppo editoriale Mauri-Spagnol ha inventato il torneo Io scrittore. Iscriversi non costa niente. Basta pubblicare l’incipit del propria opere sul sito www.ioscrittore.it entro il 7 febbraio, perché sia valutato da lettori e da editor professionisti. Cosa viene chiesto in cambio? Di leggere con cura gli incipit degli altri partecipanti al torneo, per poi esprimere un proprio giudizio in maniera costruttiva, che possa essere utile all’autore per migliorare il proprio lavoro. « Nel corso degli anni il meccanismo di funzionamento del torneo è stato affinato» racconta Elena Pavanetto, responsabile marketing del gruppo GeMS.«Pubblicare solo l’incipit, invece che l’opera intera come veniva richiesto anni fa, per esempio, permette agli autori di poterla modificare strada facendo, traendo vantaggio dai consigli ricevuti, dagli altri concorrenti e dagli editor del gruppo GeMS che fanno supervisione». Ma non solo. Dal sito di Io scrittore si può scaricare gratuitamente anche un e-book in cui autori già affermati come ad esempio Clara Sanchez danno consigli su come migliorare il plot, come tratteggiare i personaggi, come curare la struttura e addirittura la grammatica.
Certo, il talento non si insegna, ma migliorare la forma di certo non nuoce, in vista della gara per il premio finale: la pubblicazione della propria opera in e-book, «firmando un regolare contratto con una delle case editrici del gruppo, che prevede delle royalties per lo scrittore, nel rispetto del diritto d’autore», dichiara Pavanetto. Vincitrice di una passata edizione di Io Scrittore, Valentina D’Urbano ha pubblicato Il rumore dei tuoi passi con Longanesi nel 2012, romanzo che ha venduto 130mila copie. E non è la sola. Altri autori emersi con Io scrittore sono Ennio Tarantino Sto bene, è solo la fine del mondo (Bollati Boringhieri) e Susanna Raule L’ombra del commissario Sensi.
I numeri di Io scrittore sono abbastanza impressionanti: 114.655 giudizi sulle opere partecipanti, 3.988 nuovi scrittori all’ultima edizione, 12.244 opere valutate, 98 nuove voci pubblicate in e-book, 11 nuovi autori in libreria, 100mila euro di Royalties distribuite agli autori.
Il trucco qual è? «Nessun trucco, è il risultato dell’impegno di tutti i partecipanti al torneo, degli autori ai quali viene chiesto non solo di leggere gli incipit, ma nelle fasi successive del premio, una trentina di opere per intero. E dell’impegno degli editor del gruppo che mettono a disposizione le proprie competenze» spiega Elena Pavanetto di GeMS, annunciando le tappe successive del torneo, che si terranno a Tempo di Libri la nuova fiera milanese dell’editoria che si tiene ad aprile (in quella occasione saranno annunciate le 300 opere selezionate) e poi a Book City quando verranno annunciati i vincitori finali.
Qui per iscriversi al torneo Io scrittore:www.ioscrittore.it/ioscrittore2014/preiscrizione.aspx
Qui il regolamento:Regolamento www.ioscrittore.it/regolamento