L'Spd supera la Cdu, mentre il candidato socialdemocratico distacca Merkel di 16 punti nelle preferenze individuali: lo chiamano già "effetto Schulz". Ma dopo la Brexit e Trump, non tutti si fidano dei numeri. Intanto la Cdu attacca la retorica dell'ex Presidente del Parlamento europeo, accostandolo all'Alternativa per la Germania

Secondo un nuovo sondaggio Insa, il Partito socialdemocratico tedesco (Spd) ha superato per la prima volta l’Unione cristiano democratica (Cdu) di Angela Merkel.  L’Spd raggiunge il 31 per cento delle preferenze, rispetto al 30 per cento della Cdu. Tutto merito di Schulz? Probabilmente sì. L’ingresso dell’ex Presidente del Parlamento europeo nella campagna per le elezioni politiche tedesche del 2017 ha avuto un effetto dirompente, almeno a guardare i numeri.

L’”effetto Schulz” si può notare soprattutto se si guarda alla distribuzione temporale delle preferenze. Dal 24 gennaio a oggi i trend per i due principali partiti tedeschi sono esattamente opposti. Inoltre, il “sorpasso” della Spd non si verificava dal 2010.

In ogni caso i dati Insa rappresentano soltanto uno dei punti di riferimento statistici. Le rilevazioni di altre società –  Forsa, Gms, Allensbach – potrebbero non confermare il dato riscontrato e pubblicato ieri. Alcuni esperti si sono infatti detti “perplessi” del cambiamento repentino dei risultati delle rilevazioni. Inoltre, è bene ricordare che il 2016 è stato notoriamente un anno difficile per i sondaggisti, colti in fallo sia sulla Brexit che su Trump.

Dati più solidi sono quelli legati ai livelli di popolarità dei singoli candidati. Soprattutto perché il divario tra Merkel e Schulz è molto grande. La prima ottiene un “magro” 34 per cento di preferenze, mentre il secondo tocca addirittura il 50 per cento.

Ovviamente, dai circoli della Spd, si alzano voci spavalde. Su Die Welt, si legge che un rappresentante locale del partito socialdemocratico, Johannes Kahrs, avrebbe paragonato la situazione del Cancelliere uscente con quella di Helmut Kohl nel 1998, anno in cui Gerhard Schröder vinse le elezioni.

Nel frattempo, la Cdu cerca di abbattere la retorica di Martin Schulz. Julia Klöckner (Cdu) ha sentenziato: “Chi, come Martin Schulz, afferma che in Germania ci sia soltanto ingiustizia, parla come l’Alternativa per la Germania (AfD, partito populista e xenofobo di destra) e rafforza indirettamente questa ultima formazione”.

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