Vittorio Emiliani del Comitato per la bellezza: «Mentre si celebra la festa del paesaggio, il governo Gentiloni manomette la legge Cederna-Ceruti n. 394 del 1991 sulle aree protette»

Il 14 marzo 2017 la prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio voluta dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali. Ma ben vedere c’è ben poco da festeggiare.  In Italia il consumo di suolo procede a ritmi vertiginosi, deregulation e abuso edilizio stanno sfiguranndo  il volto del paesaggio nostrano. Invece di correre ai ripari,  sulla strada aperta dal governo Renzi con la Sblocca Italia,  il governo Gentiloni  considera l’articolo 9 carta straccia. ” Non è cambiato nulla”, denuncia Vittorio Emiliani fondatore del Comitato per la bellezza e autore del libro Lo sfascio del  Belpaese in uscita per Solfanelli. Del resto, se i ministri, Franceschini alla Cultura e Galletti all’Ambiente, rimangono gli stessi, è ben difficile che qualcosa di rilevante cambi. E’ vero che Matteo Renzi ha una sorta di “questione personale” contro i Soprintendenti, ma Dario Franceschini è stato il suo braccio esecutivo e con lui Marianna Madia che nella riforma della Pubblica Amministrazione ha sottomesso i Soprintendenti ai Prefetti. Roba da Stato Sabaudo ante Unità d’Italia. Una autentica follia. Quindi l’articolo 9 della Costituzione continua a valere praticamente niente”.

 In più la buona legge Cederna-Ceruti n. 394 del 1991 sulle aree protette rischia di essere manomessa,  con quali conseguenze?

Un recente appello contro la legge Caleo (Pd) che stravolge la legge Cederma-Ceruti del ‘91 è stato rivolto a Paolo Gentiloni che per diversi anni diresse il mensile Nuova Ecologia da centinaia di esperti, di scienziati, di studiosi, di dirigenti o ex alti dirigenti dei Parchi. Per ora nessuna risposta. Ermete Realacci, ex presidente di Legambiente e presidente della Commissione Ambiente, territorio, lavori pubblici ha detto più volte che, nonostante le pressioni delle lobby, non avrebbe fatto passare com’era arrivata dal Senato la legge Caleo. Vedremo. Anche a lui sono giunte centinaia e centinaia di messaggi di protesta contro questa legge indecente con la quale il Pd realizza quanto non riuscì ai ministri berlusconiani Matteoli e Prestigiacomo. Ai presidenti non si chiede alcuna qualificazione specifica, i direttori saranno nominati dai consigli di amministrazione, anche questi senza garanzie tecnico-scientifiche, nei CdA vengono immessi gli agricoltori i cui interessi possono spesso configgere con i valori naturalistici e ambientali, viene ammesso il pagamento di royalties da parte di petrolieri, cavatori, installatori di ski-lift o di funivie, ecc. e altre nefandezze ancora. Contemporaneamente il consumo di suolo va avanti senza freni e la relativa legge è insabbiata. Lo Sblocca-Italia e la riforma Madia hanno convalidato il silenzio/assenso. I piani paesaggistici Stato-Regioni sono fermi alla misera cifra di due (Puglia e Toscana) e mezzo (le coste della Sardegna, grazie alla Giunta Soru, poi più nulla).

 Il comitato per la bellezza insieme ad associazioni di base diffuse sul territorio stanno organizzando una risposta?

Le associazioni per la tutela, la stessa Assotecnici del Mibact, numerose associazioni di categoria si sono unite in un cartello chiamato Emergenza Cultura che il 7 maggio scorso ha portato in corteo e poi in piazza circa 2000 archeologi, storici dell’arte, architetti, archivisti contro la riforma/deforma Franceschini-Renzi-Madia. Pochi i giornali che ne hanno dato notizia. Eco in tv molto limitata. Una sorta di silenzio omertoso. Emergenza Cultura è diventato un sito molto frequentato che ospita interventi, denunce, proteste, Dossier regionali sul caos e la paralisi in cui è stata precipitata la tutela. Qualcosa filtra nei media, troppo poco però rispetto ai guasti enormi che si stanno provocando. Anche le principali associazioni naturaliste pungolate dal cosiddetto Gruppo dei 30 (del quale anch’io faccio parte) hanno prodotto documentate denunce contro la totale latitanza del ministro Galletti organizzando conferenze-stampa, convegni, manifestazioni.

Mancano però gli interlocutori politici?

Purtroppo nel Pd sono pochissimi i politici, i parlamentari ancora sensibili a questi drammatici problemi. Cito per tutti Walter Tocci che di recente ha redatto e presentato uno studio importante contro la frantumazione della Soprintendenza archeologica speciale di Roma, un vero scandalo da ogni punto di vista. Sensibili si sono anche dimostrati Serena Pellegrino di Sel (ora Si),Stefano Fassina, Pippo Civati, alcuni esponenti di 5 Stelle come la senatrice Michela Montevecchi. Per ora in ordine sparso però. La Giunta Raggi sta deludendo profondamente dopo l’uscita di Paolo Berdini dall’assessorato all’Urbanistica dopo mesi di frustranti dibattiti. Per contro i giovani stanno dimostrando un rinnovato interesse per i grandi temi del cambiamento climatico, papa Francesco ha pubblicato una Enciclica coraggiosa sui pericoli che corre il pianeta. Tanta sordità politica è davvero incredibile. Comunque noi non molleremo. Anzi intensificheremo gli sforzi.