Una giornata di festa per dire no alla proprietà dei semi da parte delle multinazionali e diffondere attraverso il “libero scambio” la cultura delle biodiversità e della “giustizia ambientale”. Sarà una giornata di festa e al tempo stesso di riflessione quella che vedrà protagonisti – domenica 19 marzo al Mercato contadino presso dell'Ippodromo di Capannelle a Roma - piccoli agricoltori, appassionati di buon cibo e filiera corta, ambientalisti, artigiani e cittadini comuni. Lo “spaccio” di semi, avrà luogo nel corso dell'intera Giornata della libertà dei semi, giunta alla quinta edizione e organizzata in collaborazione con l'Orto Botanico dell'Università Tor Vergata e il patrocinio di Seed Freedom e Navdanya International. «Si potranno portare semi da scambiare in diretta per affermare e difendere la libertà di conservare, utilizzare e scambiare le sementi: un semplice gesto locale per essere parte della campagna globale finalizzata alla sensibilizzazione di cittadini e istituzioni intorno ai temi della biodiversità e della sicurezza alimentare» spiegano gli organizzatori. Tante le associazioni che sostengono il progetto presenti all'iniziativa: Greenpeace, Libera, Medici senza frontiere, Emergency, ActionAid, Cerealia Festival dei cereali, Res Ciociaria. Saranno presenti anche i docenti e gli studenti degli istituti agrari del territorio, i responsabili e i ricercatori dei centri di ricerca e delle amministrazioni di settore. “Tutto ciò che mangi ha una conseguenza”, è lo slogan preso a prestito dal film “Food ReLOVution” che fa da filo conduttore di tutte le attività in programma, dai laboratori per bambini ai dibattiti passando epr il menù del pranzo. Sarà l’occasione per ricordare un mugnaio del mercato contadino che ha perso la vita per difendere il proprio molino dalle speculazioni finanziarie, il cui volto campeggia sul manifesto dedicato all’iniziativa. Durante la Giornata della libertà dei semi, infine, sarà possibile firmare a sostegno della campagna #StopGlyphosate, per vietare l'utilizzo del glifosato, il pericoloso erbicida utilizzato in agricoltura.

Una giornata di festa per dire no alla proprietà dei semi da parte delle multinazionali e diffondere attraverso il “libero scambio” la cultura delle biodiversità e della “giustizia ambientale”. Sarà una giornata di festa e al tempo stesso di riflessione quella che vedrà protagonisti – domenica 19 marzo al Mercato contadino presso dell’Ippodromo di Capannelle a Roma – piccoli agricoltori, appassionati di buon cibo e filiera corta, ambientalisti, artigiani e cittadini comuni.

Lo “spaccio” di semi, avrà luogo nel corso dell’intera Giornata della libertà dei semi, giunta alla quinta edizione e organizzata in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università Tor Vergata e il patrocinio di Seed Freedom e Navdanya International.

«Si potranno portare semi da scambiare in diretta per affermare e difendere la libertà di conservare, utilizzare e scambiare le sementi: un semplice gesto locale per essere parte della campagna globale finalizzata alla sensibilizzazione di cittadini e istituzioni intorno ai temi della biodiversità e della sicurezza alimentare» spiegano gli organizzatori. Tante le associazioni che sostengono il progetto presenti all’iniziativa: Greenpeace, Libera, Medici senza frontiere, Emergency, ActionAid, Cerealia Festival dei cereali, Res Ciociaria. Saranno presenti anche i docenti e gli studenti degli istituti agrari del territorio, i responsabili e i ricercatori dei centri di ricerca e delle amministrazioni di settore.

“Tutto ciò che mangi ha una conseguenza”, è lo slogan preso a prestito dal film “Food ReLOVution” che fa da filo conduttore di tutte le attività in programma, dai laboratori per bambini ai dibattiti passando epr il menù del pranzo. Sarà l’occasione per ricordare un mugnaio del mercato contadino che ha perso la vita per difendere il proprio molino dalle speculazioni finanziarie, il cui volto campeggia sul manifesto dedicato all’iniziativa. Durante la Giornata della libertà dei semi, infine, sarà possibile firmare a sostegno della campagna #StopGlyphosate, per vietare l’utilizzo del glifosato, il pericoloso erbicida utilizzato in agricoltura.