La polemica sui presunti rapporti fra Ong e scafisti imperversa da settimane. A scatenare il caso inizialmente erano state le polemiche su Fronte e le parole del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio secondo cui organizzazioni non governative farebbero da “taxi per migranti” alle quali si sono presto aggiunte le dichiarazioni alla stampa di Carmelo Zuccaro, procuratore capo di Catania impegnato in un’indagine conoscitiva (assieme alle procure di Palermo e Trapani) sui presunti contatti fra organizzazioni umanitarie e trafficanti. «A mio avviso alcune ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga. Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante. Si perseguono da parte di alcune ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi. Se l’informazione è corretta, questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione» aveva detto Zuccaro in diretta tv durante la trasmissione Agorà. Ridimensionando poi le sue affermazioni durante l’audizione in commissione Difesa del Senato dove aveva precisato che erano solo dei suoi sospetti e non prove valide in tribunale. Ora il caso si amplia, perché, come riporta il Corriere, anche Ambrogio Cartosio, il procuratore facente funzioni di Trapani, sentito in audizione alla commissione Difesa del Senato ha dichiarato: «la procura di Trapani ha in corso indagini sull’ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che coinvolgono non le ong come tali, ma persone fisiche appartenenti alle ong» e ha continuato: «registriamo casi in cui soggetti a bordo delle navi delle ong sono al corrente del luogo e del momento in cui si troveranno imbarcazioni di migranti: evidentemente ne sono al corrente da prima e questo pone un problema relativo alla regolarità di questo intervento». Nonostante questo Cartosio ha anche specificato che: «allo stato delle nostre indagini escludo che ci siano elementi per poter dire che i finanziamenti ricevuti dalle ong possano essere di origine illecita ed escludo anche che gli interventi di soccorso delle organizzazioni abbiano finalità diverse da quello umanitarie» cosa che invece è stata prospettata da Zuccaro. Sulla questione come ovvio, proprio perché riguarda un tema come quello dei migranti dove lo scontro politico è alto e sul quale, come più volte abbiamo scritto su Left, imperversano Fake News, si è polarizzato lo scontro politico. Matteo Salvini nelle scorse settimane per difendere Zuccaro aveva addirittura millantato l’esistenza, subito smentita, di un dossier dei servizi sui rapporti fra scafisti e ong: «Chi attacca Zuccaro se la vedrà con me, sulle Ong esiste un dossier dei servizi stranieri» aveva dichiarato il segretario della Lega Nord. Sotto attacco anche numerosi profili di Ong, da Unicef ad Emergency che pur non essendo impegnata nel soccorso in mare ha dovuto difendersi da numerose false accuse.  

La polemica sui presunti rapporti fra Ong e scafisti imperversa da settimane. A scatenare il caso inizialmente erano state le polemiche su Fronte e le parole del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio secondo cui organizzazioni non governative farebbero da “taxi per migranti” alle quali si sono presto aggiunte le dichiarazioni alla stampa di Carmelo Zuccaro, procuratore capo di Catania impegnato in un’indagine conoscitiva (assieme alle procure di Palermo e Trapani) sui presunti contatti fra organizzazioni umanitarie e trafficanti. «A mio avviso alcune ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga. Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante. Si perseguono da parte di alcune ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi. Se l’informazione è corretta, questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione» aveva detto Zuccaro in diretta tv durante la trasmissione Agorà. Ridimensionando poi le sue affermazioni durante l’audizione in commissione Difesa del Senato dove aveva precisato che erano solo dei suoi sospetti e non prove valide in tribunale.
Ora il caso si amplia, perché, come riporta il Corriere, anche Ambrogio Cartosio, il procuratore facente funzioni di Trapani, sentito in audizione alla commissione Difesa del Senato ha dichiarato: «la procura di Trapani ha in corso indagini sull’ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che coinvolgono non le ong come tali, ma persone fisiche appartenenti alle ong» e ha continuato: «registriamo casi in cui soggetti a bordo delle navi delle ong sono al corrente del luogo e del momento in cui si troveranno imbarcazioni di migranti: evidentemente ne sono al corrente da prima e questo pone un problema relativo alla regolarità di questo intervento». Nonostante questo Cartosio ha anche specificato che: «allo stato delle nostre indagini escludo che ci siano elementi per poter dire che i finanziamenti ricevuti dalle ong possano essere di origine illecita ed escludo anche che gli interventi di soccorso delle organizzazioni abbiano finalità diverse da quello umanitarie» cosa che invece è stata prospettata da Zuccaro.
Sulla questione come ovvio, proprio perché riguarda un tema come quello dei migranti dove lo scontro politico è alto e sul quale, come più volte abbiamo scritto su Left, imperversano Fake News, si è polarizzato lo scontro politico. Matteo Salvini nelle scorse settimane per difendere Zuccaro aveva addirittura millantato l’esistenza, subito smentita, di un dossier dei servizi sui rapporti fra scafisti e ong: «Chi attacca Zuccaro se la vedrà con me, sulle Ong esiste un dossier dei servizi stranieri» aveva dichiarato il segretario della Lega Nord. Sotto attacco anche numerosi profili di Ong, da Unicef ad Emergency che pur non essendo impegnata nel soccorso in mare ha dovuto difendersi da numerose false accuse.