Lo Stato sceglie di adottare misure draconiane e di perseguire quegli sceri che non chiudono in cella gli irregolari. E autorizza le organizzazioni cristiane a negare l’adozione con motivazioni religiose. Intanto riparte la guerra a chi commette piccoli reati per droga

Ada Morales è una signora nata in Guatemala che da molti anni vive nel piccolo Stato del Rhode Island, negli Stati Uniti. Dal 1995 è diventata cittadina del Paese dove è immigrata. In due occasioni la signora Morales è stata fermata da agenti di polizia e dopo che l’Ice, la Immigration and customs enforcement, aveva emesso un ordine di custodia federale, è stata detenuta in cella per 24 ore perché sospettata di essere una immigrata illegale. La sua causa contro le autorità federali è tutt’ora in corso e il suo caso torna tristemente di attualità dopo che il Texas ha approvato una legge che riguarda casi simili al suo. Il governatore repubblicano del Lone Star State (lo Stato della stella solitaria, come lo chiamano), Greg Abbott, ha apposto la sua firma sul testo in tutta fretta per prevenire manifestazioni di protesta davanti al palazzo del governo.

Prima di vedere cosa dice questa legge – e di ricordare un altro caso clamoroso di legiferazione guidata da furore ideologico e propagandistico – vale la pena ricordare che l’assemblea elettiva del Texas e i suoi governatori sono campioni nell’invenzione di leggi improbabili che difficilmente fanno pensare a una delle economie più dinamiche degli States: dai curricula scolastici improntati al creazionismo agli esempi di questi giorni, la morale e la propaganda di destra animano spesso le intenzioni dei legislatori texani e di frequente fanno notizia.

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La legge votata in Texas multa i municipi e le contee fino a 25.500 dollari al giorno per politiche che bloccano la persecuzione dell’immigrazione illegale. Funzionari eletti o nominati che rifiutano di collaborare con gli agenti federali dell’Ice potranno perdere il loro posto di lavoro. Gli sceriffi o altri agenti di polizia locale dovranno affrontare commissioni disciplinari e rischiare fino a un anno di prigione e multe se ignorano le richieste federali di detenzione degli immigrati. Cerchiamo di spiegare partendo dal caso della signora Morales: fermata per un controllo e sospetta di aver commesso un reato, viene immediatamente rilasciata dal giudice non avendo commesso nessuna effettiva infrazione, ma siccome nel frattempo le autorità federali la sospettano di aver violato le leggi sull’immigrazione ne ordinano il trattenimento. Le multe e le pene contro polizia e cariche elettive locali contenute nella legge texana sono infatti pensate per impedire che le città o le polizie locali si rifiutino di collaborare con la caccia all’immigrato incentivata dalla presidenza Trump.

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