La sottosegretaria al Ministero dei Trasporti Simona Vicari è finita indagata in una brutta storia di presunta corruzione in cui, tra le altre cose, è accusata di avere ricevuto “in regalo” un Rolex per “agevolare” alcune pratiche. Al di là del fatto che, qualora le accuse siano poi riscontrate, ne uscirebbe una classe dirigente che ormai non si vende più per ingenti finanziamenti al proprio partito e bustarelle di quelle che cambiano la vita ma ormai è disposta a diventare servile per un orologio, la risposta della Vicari al Corriere della Sera mette i brividi:
«Ho letto sulle agenzie che sarei accusata di corruzione. Ma di che parliamo? – ha detto al Corriere della sera – Quell’orologio riguarda rapporti con le persone che uno ha a prescindere. Dalle intercettazioni si capisce benissimo che si tratta di un regalo di Natale. Poi sì, io ho chiamato per ringraziare. Ma se lo avessi fatto per corruzione, secondo lei avrei ringraziato?». L’addio della Vicari potrebbe non essere indolore per il governo. Dopo essersi difesa, l’ex sottosegretaria passa all’accusa e che accusa: «Voglio dirle un’altra cosa – ha aggiunto al Corriere – anche se può suonare un po’ antipatico. Ci sono ministri che hanno preso non uno, ma tre Rolex e sono ancora in carica».
In pratica, dice la Vicari, nel Consiglio dei Ministri siede almeno una persona che è esattamente come lei, solo con un po’ più “fame”. Al di là del tenore della discussione (siamo oltre alle fake news, siamo alla fake politica) sarebbe curioso sapere che ne pensa il premier Gentiloni perché qui i casi sono due: o la Vicari è una squinternata oppure il suo malcostume è in linea con qualcuno più in alto di lei. Tertium non datur.
Buon lunedì.