È il primo museo dedicato completamente all’arte islamica ed araba in una delle città più visitate del mondo, New York ed ha appena aperto i battenti nell’America di Trump.
Il proprietario viene da quel Qatar ora sotto attacco delle sanzioni, si chiama Mohammed Rashid al Thani e ha deciso di finanziare gli artisti arabi per farli arrivare in USA. Geometrie, architetture, simmetrie servono al dialogo tra culture quanto la politica, per l’unità, per la familiarità, per l’apertura di una società verso l’altra. L’Istituto per l’arte islamica sfida questo: l’islamofobia.
“Ci sono pregiudizi e stereotipi riguardo i musulmani e gli arabi, possiamo prendercela con i media quanto vogliamo, ma è nostra responsabilità combatterli” ha detto all’inaugurazione del centro promettendo quattro esposizioni all’anno.
La prima parla la lingua visuale di quattro artiste, tutte arabe, tutte donne. Si può visitare a Little Italy, dove al Thani ha deciso di basare la sua piattaforma per artisti del Levante.
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