Il referendum in Catalogna, programmato per il prossimo autunno, ad ottobre, per l'indipendenza della regione, potrebbe essere rimandato per timore delle conseguenze sull'amministrazione centrale spagnola. Lo ha confermato Carles Puigdemont, ministro del governo secessionista, parlando del primo giorno d'ottobre, data in cui doveva svolgersi la votazione. Jordi Baige, ministro regionale dell'occupazione, appellandosi alla Corte Costituzionale, per impedirlo a tutti i costi, ha definito questo referendum “illegale”. Così, facendo appello all'articolo 155, manette e inchieste sono scattate per chi si era battuto per la votazione per l'indipendenza dalla capitale: Artur Mas, Carme Forcadell, ora indagata, Puigdemont, adesso diffidato. Lo stesso accadrà a ministri e funzionari che collaboreranno con il partito dell'indipendenza, fa sapere Madrid.

Il referendum in Catalogna, programmato per il prossimo autunno, ad ottobre, per l’indipendenza della regione, potrebbe essere rimandato per timore delle conseguenze sull’amministrazione centrale spagnola.

Lo ha confermato Carles Puigdemont, ministro del governo secessionista, parlando del primo giorno d’ottobre, data in cui doveva svolgersi la votazione. Jordi Baige, ministro regionale dell’occupazione, appellandosi alla Corte Costituzionale, per impedirlo a tutti i costi, ha definito questo referendum “illegale”.

Così, facendo appello all’articolo 155, manette e inchieste sono scattate per chi si era battuto per la votazione per l’indipendenza dalla capitale: Artur Mas, Carme Forcadell, ora indagata, Puigdemont, adesso diffidato. Lo stesso accadrà a ministri e funzionari che collaboreranno con il partito dell’indipendenza, fa sapere Madrid.