Al primo posto la cannabis, col 9,8%. Poi le cosiddette “nuove sostanze psicoattive” col 1,4%, la cocaina con l’1%, infine spice (dall’inglese “spezia”, è una droga sintetica derivata dei cannabinoidi), eroina ed oppiacei. Per un totale di circa 4 milioni di italiani che hanno fatto uso di almeno una di queste droghe durante l'ultimo anno - un italiano su dieci - ed un giro d’affari di circa 14,2 miliardi di euro.

Sono i dati presentati al interno della relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, curata dal Dipartimento delle politiche antidroga, e resa pubblica il 1 Agosto. «Nel totale disinteresse e silenzio della politica», come denunciano Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni, e Marco Perduca, coordinatore di Legalizziamo.it.

«Di fronte a questo potenziale economico - proseguono i due portavoce - è indispensabile aprire un dibattito pubblico, politico e istituzionale ma il Governo invia la relazione al Parlamento quando questo chiude per la pausa estiva e lo fa senza neanche una conferenza stampa per presentarlo né, tanto meno, annuncia risposte alla diffida che con Antigone, Forum Droghe, la Lila e la Società della Ragione abbiamo inviato il 31 luglio al Presidente Gentiloni per chiedere la convocazione della Triennale (ma assente dal 2009) Conferenza Nazionale sulle Droghe dove il contenuto della Relazione dovrebbe esser discusso istituzionalmente».

«Possibile che i Presidenti Grasso e Boldrini non abbiano nulla da dire rispetto a questa mancanza di rispetto del Parlamento e delle sue prerogative di 'cane da guardia' dell'operato del Governo?» concludono Gallo e Perduca.

Continuando a leggere i dati, si nota che la spesa per sostanze è divisa tra cocaina (43%), cannabis (28,2%), eroina (16,2%) e altre sostanze sintetiche (12.7%). 

L’associazione Luca Coscioni è impegnata nella tutela delle libertà civili dei cittadini su temi come libertà di ricerca scientifica, antiproibizionismo, legalizzazione Cannabis, legalizzazione dell'eutanasia, testamento biologico, eliminazione delle barriere architettoniche, diritti dei disabili, fecondazione assistita e iniziative per eliminazione divieti della legge 40.

Al primo posto la cannabis, col 9,8%. Poi le cosiddette “nuove sostanze psicoattive” col 1,4%, la cocaina con l’1%, infine spice (dall’inglese “spezia”, è una droga sintetica derivata dei cannabinoidi), eroina ed oppiacei. Per un totale di circa 4 milioni di italiani che hanno fatto uso di almeno una di queste droghe durante l’ultimo anno – un italiano su dieci – ed un giro d’affari di circa 14,2 miliardi di euro.

Sono i dati presentati al interno della relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, curata dal Dipartimento delle politiche antidroga, e resa pubblica il 1 Agosto. «Nel totale disinteresse e silenzio della politica», come denunciano Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni, e Marco Perduca, coordinatore di Legalizziamo.it.

«Di fronte a questo potenziale economico – proseguono i due portavoce – è indispensabile aprire un dibattito pubblico, politico e istituzionale ma il Governo invia la relazione al Parlamento quando questo chiude per la pausa estiva e lo fa senza neanche una conferenza stampa per presentarlo né, tanto meno, annuncia risposte alla diffida che con Antigone, Forum Droghe, la Lila e la Società della Ragione abbiamo inviato il 31 luglio al Presidente Gentiloni per chiedere la convocazione della Triennale (ma assente dal 2009) Conferenza Nazionale sulle Droghe dove il contenuto della Relazione dovrebbe esser discusso istituzionalmente».

«Possibile che i Presidenti Grasso e Boldrini non abbiano nulla da dire rispetto a questa mancanza di rispetto del Parlamento e delle sue prerogative di ‘cane da guardia’ dell’operato del Governo?» concludono Gallo e Perduca.

Continuando a leggere i dati, si nota che la spesa per sostanze è divisa tra cocaina (43%), cannabis (28,2%), eroina (16,2%) e altre sostanze sintetiche (12.7%). 

L’associazione Luca Coscioni è impegnata nella tutela delle libertà civili dei cittadini su temi come libertà di ricerca scientifica, antiproibizionismo, legalizzazione Cannabis, legalizzazione dell’eutanasia, testamento biologico, eliminazione delle barriere architettoniche, diritti dei disabili, fecondazione assistita e iniziative per eliminazione divieti della legge 40.