La Carta europea di San Gimignano per i minori stranieri non accompagnati è una iniziativa che parte dal basso, per la precisione nasce dall’esperienza di Circomondo, il festival dei bambini artisti di strada, dei circhi sociali che per anni sono venuti a San Gimignano. Ci tengo a precisarlo perché per noi è un elemento importante. La Carta non nasce dalle chiuse stanze della Commissione o dal Parlamento europeo, o da un gruppo ristretto di esperti.
A noi interessa coinvolgere il più possibile cittadini, enti locali, associazioni di tutti Paesi europei, perché per noi è prioritario creare, attorno ai diritti dei minori stranieri non accompagnati, un vero movimento culturale. Prima ancora di ottenere atti legislativi che comunque rappresentano il nostro obiettivo, pensiamo che solo con una battaglia culturale si possa contrastare il vento xenofobo che tira un po’ in tutta Europa. Con la Carta gettiamo un sasso nell’acqua, sperando che i cerchi si allarghino sempre più. Per questo motivo abbiamo in programma tante piccole iniziative in Europa prima del seminario internazionale d’autunno durante il quale verrà elaborato il testo base della Carta.
E poi veniamo ai punti della Carta.
Il primo naturalmente è quello di riconoscere che i minori, una volta che hanno toccato il suolo europeo, hanno diritto a un visto che dia loro tutti i diritti senza limiti. Devono potersi muovere all’interno dell’Unione, poter raggiungere parenti in altri Stati, con canali immediati per cui la ragazzina che sbarca in Sicilia possa andare immediatamente dalla zia che vive in Germania, per esempio. Devono avere un tutor e in modo quasi automatico una famiglia affidataria a livello europeo. Il tentativo è quello di ridurre in modo drastico la permanenza nei centri di accoglienza. E poi devono veder rispettati tutti gli altri diritti, dalla salute alla scuola.
Questi i punti fondamentali della Carta che discuteremo in autunno a San Gimignano. Dall’Italia per coinvolgere tutta l’Europa sul tema dei diritti dei bambini e adolescenti che cercano una nuova vita. Il loro futuro è anche il nostro.
Adriano Scarpelli è presidente di Carretera Central, associazione titolare del progetto Carta europea di San Gimignano