Donald Trump cambia idea sull’Afghanistan: le truppe americane non lasceranno il Paese. L’operazione militare in Afghanistan che il presidente americano aveva precedentemente definito «una perdita totale» non finirà. «Il mio primo istinto sarebbe stato di ritirarsi – ha detto Trump – ma questa decisione creerebbe un vuoto di cui i terroristi si approfitterebbero immediatamente, esattamente come prima dell’11 settembre». Il presidente statunitense ha delineato in diretta tv le linee guida della nuova strategia militare americana: i comandanti sul territorio avranno molta più libertà, senza date di scadenza o restrizioni, prefissandosi come unico scopo l’eliminazione del terrorismo: «l’America sta uccidendo i terroristi», ha dichiarato durante il suo discorso.
E così, mentre Obama aveva ridotto il numero dei militari presenti sul territorio da 100.000 a 9.000, promettendo il ritiro finale delle truppe, il nuovo presidente degli Stati Uniti compie l’ennesimo dietrofront, e dice che l’America non batterà in ritirata «fino alla vittoria finale» e la Casa Bianca ha già autorizzato il Pentagono a mandare altri 4.000 soldati in Afghanistan. Trump ha detto che gli Usa non useranno più le proprie forze militari per costruire democrazie somiglianti a quella americana: «questa volta non stiamo costruendo una nazione, stiamo uccidendo i terroristi», ha ribadito il presidente.
Durante la campagna elettorale Trump aveva dichiarato di essere contrario alla guerra in Afghanistan, ma per giustificare il suo voltafaccia ha affermato che: «è risaputo che agisco d’istinto, ma per tutta la vita ho sentito dire che le decisioni da prendere appaiono molto diverse quando sei seduto nello Studio ovale, ed è vero». E così, questa guerra che continua da 16 anni, la più lunga nella storia degli Stati Uniti, non avrà ancora fine.
Aggiornato alle 19.04 del 22/08/2017