I dubbi etici posti dall’editing del Dna possono risolversi solo con un dibattito aperto

La tecnica di editing dei geni, nota anche come Crispr Cas9, s’è rapidamente guadagnata una reputazione rivoluzionaria. I primi esperimenti risalgono a trenta anni fa, ma è dal 2012 che la tecnologia ha concorso ad avanzamenti straordinari del progresso scientifico. Eccone dieci, tra quelli scoperti nel 2017:

1. La possibilità di modificare embrioni umani per curare una patologia cardiaca;

2. L’estrazione totale dell’Hiv da un organismo vivente. Oltre alla completa rimozione del Dna del virus, si è riusciti ad impedire il progresso dell’infezione latente acuta;

3. Lo sviluppo di organismi semi-sintetici, ottenuto coltivando batteri di Escherichia coli con un codice genetico a sei lettere, anziché con la normale sequenza a quattro, per assicurare che le nuove molecole del Dna non vengano identificate come una presenza invasiva;

4. La creazione di un gene in grado di eliminare i tumori nei topi che trasportano cellule tumorali della prostata e del fegato umano, arrivando a colpire con successo il “centro di comando” del cancro;

5. Il rallentamento della crescita delle cellule cancerose puntando su Tudor-Sn, una proteina chiave nella divisione cellulare. Questa tecnica potrebbe anche rallentare lo sviluppo delle cellule in rapida crescita;

6. L’innesco di meccanismi auto-distruttivi che proteggono i batteri, aggiungendo sequenze di geni resistenti agli antibiotici nei virus batteriofagi

7. L’estinzione delle malattie della zanzara, mediante alcuni interventi che colpiscono i geni della fertilità. Gli scienziati hanno acquisito la capacità di limitare la diffusione degli insetti grazie alla capacità di Crispr di fare più modifiche genetiche simultaneamente;

8. La modifica della malattia di Huntington nei topi, spingendo in avanti la progressione sintomatica della condizione. Questa tecnica promettente potrebbe esser applicata agli esseri umani nel prossimo futuro;

9. Lo sviluppo del primo “registratore molecolare” attraverso un processo di editing che ha codificato direttamente un’immagine Gif nel codice del Dna incorporando le informazioni in un genoma di EscherichiaColi;

10. L’ottenimento di biocombustibile sostenibile derivato da alghe progettate per produrre fin a due volte il materiale biocarburante ad oggi disponibile.

Per affrontare queste nuove “sfide”, il 28 settembre a Bruxelles la Commissione europea ha convocato la conferenza Modern Biotechnologies in Agriculture – Paving the way for responsible innovation per capire come l’Ue possa trarre vantaggio dalle moderne biotecnologie e dall’innovazione nel settore alimentare e agricolo bilanciando il principio di precauzione con quello d’innovazione. In Italia le ricerche con Crispr sono possibili e finanziate (pochissimo) dal governo. Quel che però non è ancora stato consentito è la sperimentazione in campo aperto del frutto della ricerca.

Dall’inizio dell’anno l’associazione Luca Coscioni si è appellata e ha più volte sollecitato i ministri Fedeli, Martina e Galletti affinché sbloccassero i primi esperimenti di Crispr vegetale in campo aperto. L’editing del genoma umano e di quello vegetale pongono dubbi etici, ma solo un dibattito aperto, trasparente e inclusivo, potrà consentire una regolamentazione della tecnologia che sia rispettosa dei diritti umani contro divieti e proibizioni ideologiche.

In occasione del XIV Congresso dell’associazione Coscioni, il 30 settembre si terrà una commissione interamente dedicata alle biotecnologie. Un contributo tecnico e politico dedicato a chi deve prendere delle decisioni per il futuro.