Ironico e pungente, diretto e intelligente, Zerocalcare, il fumettista di Rebibbia, sembra restare in silenzio solo di fronte al suo armadillo e a quel poco che, da un mucchio di macerie, ancora ci rimane. Il suo nuovo libro, Marcerie Prime, realizzato in collaborazione con l'artista Alberto Madrigal per la casa editrice BAO Publishing, è il racconto di una generazione. Anzi, per la precisione, è il racconto della crisi che vive chi oggi ha trent'anni e domani chi lo sa, poiché il domani si apre ai nostri occhi come una lunga striscia di terra che trema mentre noi vorremmo soltanto correrci sopra. Poco rimane infatti tra le mani di questa generazione di "perduti", se non qualche domanda aperta come una trappola pronta a risucchiarci facilmente, tra contratti di lavoro inesistenti, l'impossibilità di realizzare le proprie ambizioni, uno spazio sociale intriso di nepotismo e corruzione, per non parlare dei concorsi truccati, mentre i laureati si ritrovano a fare i camerieri e a scongiurare quel piccolo raffreddore che potrebbe giocargli l'incarico a chiamata. Non abbiamo diritti, non abbiamo certezze, poco rimane mentre qualcuno continua a ripeterti di avere pazienza. E invece il tempo passa, e nulla accade. Eppure, ogni tanto, qualcuno ce la fa. E addirittura quel qualcuno, per fortuna e talento, raggiunge il successo. Dalla schiera degli ultimi quel qualcuno si alza come un prescelto graziato dalle forze celesti, e facilmente verrà visto dagli altri come un semidio: "Zerocalcare, dacci la ricetta per fare la rivoluzione! Tu che ci sei riuscito a guadagnarti un po' di rispetto in questo mondo che ci tratta come dei pezzenti!" sembrano urlare chi ancora gioca la partita a pocker con il precariato. Zerocalcare, come ha detto in una delle sue interviste, non ha scritto questo libro per darci una soluzione. Ma sicuramente da questo libro possiamo imparare a prendere meno sul serio la nostra tristezza. Perché qualcosa sempre rimane, come quelle macerie prime e su quei massi, antichi e resistenti, presto o tardi dovremo rimboccarci le maniche e cominciare a ricostruire. In cartonato in bianco e nero di 192 pagine (la copertina  è disegnata da Zerocalcare e colorata da Alberto Madrigal) è in libreria la nuova opera del disegnatore e fumettista romano. A maggio 2018 sarà pubblicato il secondo volume Macerie Prime - Sei mesi dopo. Quando i lettori-fan lo leggeranno , saranno trascorsi sei mesi anche nella vita dei personaggi, alcuni dei quali nel frattempo si saranno persi di vista…

Ironico e pungente, diretto e intelligente, Zerocalcare, il fumettista di Rebibbia, sembra restare in silenzio solo di fronte al suo armadillo e a quel poco che, da un mucchio di macerie, ancora ci rimane.
Il suo nuovo libro, Marcerie Prime, realizzato in collaborazione con l’artista Alberto Madrigal per la casa editrice BAO Publishing, è il racconto di una generazione. Anzi, per la precisione, è il racconto della crisi che vive chi oggi ha trent’anni e domani chi lo sa, poiché il domani si apre ai nostri occhi come una lunga striscia di terra che trema mentre noi vorremmo soltanto correrci sopra.

Poco rimane infatti tra le mani di questa generazione di “perduti”, se non qualche domanda aperta come una trappola pronta a risucchiarci facilmente, tra contratti di lavoro inesistenti, l’impossibilità di realizzare le proprie ambizioni, uno spazio sociale intriso di nepotismo e corruzione, per non parlare dei concorsi truccati, mentre i laureati si ritrovano a fare i camerieri e a scongiurare quel piccolo raffreddore che potrebbe giocargli l’incarico a chiamata. Non abbiamo diritti, non abbiamo certezze, poco rimane mentre qualcuno continua a ripeterti di avere pazienza. E invece il tempo passa, e nulla accade.
Eppure, ogni tanto, qualcuno ce la fa. E addirittura quel qualcuno, per fortuna e talento, raggiunge il successo. Dalla schiera degli ultimi quel qualcuno si alza come un prescelto graziato dalle forze celesti, e facilmente verrà visto dagli altri come un semidio: “Zerocalcare, dacci la ricetta per fare la rivoluzione! Tu che ci sei riuscito a guadagnarti un po’ di rispetto in questo mondo che ci tratta come dei pezzenti!” sembrano urlare chi ancora gioca la partita a pocker con il precariato.
Zerocalcare, come ha detto in una delle sue interviste, non ha scritto questo libro per darci una soluzione. Ma sicuramente da questo libro possiamo imparare a prendere meno sul serio la nostra tristezza. Perché qualcosa sempre rimane, come quelle macerie prime e su quei massi, antichi e resistenti, presto o tardi dovremo rimboccarci le maniche e cominciare a ricostruire.

In cartonato in bianco e nero di 192 pagine (la copertina  è disegnata da Zerocalcare e colorata da Alberto Madrigal) è in libreria la nuova opera del disegnatore e fumettista romano. A maggio 2018 sarà pubblicato il secondo volume Macerie Prime – Sei mesi dopo. Quando i lettori-fan lo leggeranno , saranno trascorsi sei mesi anche nella vita dei personaggi, alcuni dei quali nel frattempo si saranno persi di vista…