Confedilizia Firenze cerca squadre di supporto per gli sfratti. In un annuncio apparso nel mensile dell’associazione dei proprietari si legge l’inconsueta richiesta di formare «gruppi di sostegno per i locatori che si trovano in difficoltà» che «dovranno recarsi sull’appartamento oggetto di sfratto nel giorno e nell’ora fissata per liberare l’immobile perché, come si legge nell’annuncio, «troppo spesso gli sfratti vengono rimandati con motivazioni futili grazie anche alla presenza di “sostenitori” del conduttore moroso». La vicenda è stata segnalata dal segretario del Sunia (Sindacato Inquilini Cgil) di Firenze, Laura Grandi, che si è dichiarata sorpresa e amareggiata dalla «richiesta grave, e dai toni ancora più gravi utilizzati da un’organizzazione che, almeno a Firenze, è seria e responsabile e con la quale abbiamo sempre collaborato nel rispetto reciproco». L’annuncio sui generis è stato pubblicato sul mensile cartaceo della Confedilizia nazionale, del mese di dicembre appena trascorso, e invita tutte le sedi di Confedilizia a seguire l’esempio fiorentino, “Un esempio da imitare (dove necessario)”, e chiarisce anche quali dovrebbero essere i compiti della “squadra di supporto sfratti”: «La nostra squadra avrà il compito di dare tutto il supporto morale al locatore e potrà far sentire la sua voce da troppo tempo dimenticata dallo Stato e dalle Istituzioni». «Alle esecuzioni degli sfratti il Sunia non ha mai fatto “squadracce”, ma abbiamo sempre cercato una mediazione per le persone in difficoltà. E sempre da soli -commenta ancora Grandi- senza supporter inquietanti. Spero che si tratti di uno scivolone, con una pronta e doverosa retromarcia da parte dell’associazione dei locatori, che so essere corretta e seria». Una smentita che molto probabilmente non arriverà. L’avvocato Nino Scripelliti della Confedilizia Firenze infatti parla di “equivoco” causato da un annuncio che risalirebbe addirittura a dieci anni prima: «Quell’annuncio è datato nel tempo e riguarda un periodo ormai lontano». Secondo Scripelliti, inoltre, nessuna squadra si è mai formata in concreto e l’annuncio in questione è rimasto di fatto lettera morta. Anche Grandi conferma la mancata attuazione delle squadre e, pur capendo le difficoltà degli stessi proprietari costretti alle volte a «farsi carico di responsabilità sociali che non sono di loro competenza», chiede una decisa marcia indietro da parte della Confedilizia su quella che definisce «una pessima uscita che alimenta una sorta di guerra di posizione tra proprietari e inquilini contrapposti». Scripelliti sembra però di altro avviso: «Meglio chiudere qui la polemica. Per fortuna quel tipo di contenziosi non esiste più e la situazione è molto diversa rispetto a dieci anni fa. Al giorno d’oggi gli sfratti sono diminuiti». Eppure, secondo i dati del Sunia, a Firenze esiste una drammatica emergenza abitativa che non sembra rispecchiare le parole confortanti della Confedilizia: «Sono centinaia gli sfratti mensili con la forza pubblica e centinaia le famiglie che ogni mese non riescono ad avere una soluzione abitativa, con la capacità di risposta del Comune di Firenze molto bassa rispetto alla grande richiesta di un alloggio pubblico- commenta Grandi- la media cittadina è infatti di 130 sgomberi con forza pubblica calendarizzati ogni mese». «È giunto il momento di fare ognuno la propria parte, usando i percorsi legali e democratici previsti per le esecuzioni degli sfratti - conclude infine Grandi - evitando azioni che rimandano a pratiche pericolose».

Confedilizia Firenze cerca squadre di supporto per gli sfratti. In un annuncio apparso nel mensile dell’associazione dei proprietari si legge l’inconsueta richiesta di formare «gruppi di sostegno per i locatori che si trovano in difficoltà» che «dovranno recarsi sull’appartamento oggetto di sfratto nel giorno e nell’ora fissata per liberare l’immobile perché, come si legge nell’annuncio, «troppo spesso gli sfratti vengono rimandati con motivazioni futili grazie anche alla presenza di “sostenitori” del conduttore moroso».

La vicenda è stata segnalata dal segretario del Sunia (Sindacato Inquilini Cgil) di Firenze, Laura Grandi, che si è dichiarata sorpresa e amareggiata dalla «richiesta grave, e dai toni ancora più gravi utilizzati da un’organizzazione che, almeno a Firenze, è seria e responsabile e con la quale abbiamo sempre collaborato nel rispetto reciproco».

L’annuncio sui generis è stato pubblicato sul mensile cartaceo della Confedilizia nazionale, del mese di dicembre appena trascorso, e invita tutte le sedi di Confedilizia a seguire l’esempio fiorentino, “Un esempio da imitare (dove necessario)”, e chiarisce anche quali dovrebbero essere i compiti della “squadra di supporto sfratti”: «La nostra squadra avrà il compito di dare tutto il supporto morale al locatore e potrà far sentire la sua voce da troppo tempo dimenticata dallo Stato e dalle Istituzioni».

«Alle esecuzioni degli sfratti il Sunia non ha mai fatto “squadracce”, ma abbiamo sempre cercato una mediazione per le persone in difficoltà. E sempre da soli -commenta ancora Grandi- senza supporter inquietanti. Spero che si tratti di uno scivolone, con una pronta e doverosa retromarcia da parte dell’associazione dei locatori, che so essere corretta e seria».

Una smentita che molto probabilmente non arriverà. L’avvocato Nino Scripelliti della Confedilizia Firenze infatti parla di “equivoco” causato da un annuncio che risalirebbe addirittura a dieci anni prima: «Quell’annuncio è datato nel tempo e riguarda un periodo ormai lontano».
Secondo Scripelliti, inoltre, nessuna squadra si è mai formata in concreto e l’annuncio in questione è rimasto di fatto lettera morta. Anche Grandi conferma la mancata attuazione delle squadre e, pur capendo le difficoltà degli stessi proprietari costretti alle volte a «farsi carico di responsabilità sociali che non sono di loro competenza», chiede una decisa marcia indietro da parte della Confedilizia su quella che definisce «una pessima uscita che alimenta una sorta di guerra di posizione tra proprietari e inquilini contrapposti».

Scripelliti sembra però di altro avviso: «Meglio chiudere qui la polemica. Per fortuna quel tipo di contenziosi non esiste più e la situazione è molto diversa rispetto a dieci anni fa. Al giorno d’oggi gli sfratti sono diminuiti».
Eppure, secondo i dati del Sunia, a Firenze esiste una drammatica emergenza abitativa che non sembra rispecchiare le parole confortanti della Confedilizia: «Sono centinaia gli sfratti mensili con la forza pubblica e centinaia le famiglie che ogni mese non riescono ad avere una soluzione abitativa, con la capacità di risposta del Comune di Firenze molto bassa rispetto alla grande richiesta di un alloggio pubblico- commenta Grandi- la media cittadina è infatti di 130 sgomberi con forza pubblica calendarizzati ogni mese».

«È giunto il momento di fare ognuno la propria parte, usando i percorsi legali e democratici previsti per le esecuzioni degli sfratti – conclude infine Grandi – evitando azioni che rimandano a pratiche pericolose».