Aveva 7 anni l'ultima vittima di una lunga serie di crimini. In quattro anni sono stati 17mila i minori che sono stati sottoposti a violenze e ad abusi. Dalle proteste dei cittadini un appello: rompere il tabù e tutelare i diritti dei bambini

Aveva 7 anni, si chiamava Zainab Ansari e nelle ultime immagini che si hanno di lei viva, registrate da una telecamera di sicurezza a circuito chiuso, cammina mano nella mano con il suo assassino, un suo lontano parente, Mohamead Imran Ali. Si allontana di spalle, vicino casa sua, a Kasur, Lahore est, nel fermo immagine del 4 gennaio scorso. Cinque giorni dopo il suo corpo è stato trovato su mucchio di spazzatura nei pressi della discarica della zona. Zainab è stata violentata e poi uccisa. Il suo assassino, Iman Ali ha 24 anni, è stato condannato a morte.

Zainab viveva con i genitori nel distretto di Kasur, paese già al centro di un altra vicenda criminale riconducibile alla pedofilia: nel 2015 una gang di 25 uomini era stata accusata di ricattare duecento minori con dei video a sfondo sessuale, registrati tra il 2009 e 2014.

La morte di Zainab ha innescato dibattiti e riflessione nella società pakistana, perché rimane irrisolto il fenomeno degli abusi su minori nel grande Paese a tradizione islamica. La novità in positivo è che l’opinione pubblica inizia a ribellarsi. Una serie di manifestazioni che si sono svolte anche per le vie di Karachi hanno visto sfilare migliaia di persone. Chiedevano giustizia e soprattutto la fine dell’omertà istituzionale nei confronti di questo orrendo crimine: “Talk about sexual abuse, break the taboo”, era scritto sui cartelli esibiti dai cittadini indignati. Durante le proteste alcuni commissariati e case di politici sono state prese d’assalto.

Si stima che in Pakistan oltre 17mila bambini siano stati molestati o abusati tra il 2013 e il 2017: la cifra è stata resa pubblica dal ministro dei Diritti umani, Mumtaz Ahmed Tarar, durante un’audizione in Parlamento la scorsa settimana. Tarar ha ricordato che il Pakistan ha ratificato numerose convenzioni internazionali per la protezione dei diritti dei bambini, compresa quella delle Nazioni unite nel 1990. Secondo il report dell’ong Sahil citato del ministro, sono 17.862 i minori che hanno sofferto di abusi negli ultimi quattro anni nel Paese: 10.620 bambine e 7.242 bambini.