Novichok in russo vuol dire “nuovo venuto” e da oggi in Gran Bretagna sanno tutti che cos’è: un gas nervino tra i più potenti e letali, prodotto tra gli anni 70 e 80 in Unione Sovietica. La tossina usata per tentare di uccidere l’ex agente del Kgb Serghey Skripal in terra britannica «è di tipo militare, del tipo sviluppato nei laboratori russi». Dal parco di Salisbury in cui è stato avvelenato, accasciandosi su una panchina insieme a sua figlia Yulia, l’ex colonnello dei servizi segreti russi che ha collaborato con l’intelligence britannica, è finito alla Camera dei Comuni, menzionato dalla premier del Paese. «Se non ci dovesse essere risposta credibile, arriveremo alla conclusione che quest’azione equivale all’uso della forza illegale da parte dello Stato russo contro il Regno Unito», ha detto Theresa May.
È “highly likely”, è molto probabile che sia stata la Russia. Ora ci sono due possibili spiegazioni, secondo la May: «o è un diretto atto dello Stato russo contro il nostro Paese o il governo russo ha perso il controllo del pericolosissimo agente nervino e ha permesso che finisse in altre mani».
Le accuse sono in arrivo da Londongrad, la capitale d’Europa con più oligarchi russi d’Europa. La Gran Bretagna ha dato al Cremlino un ultimatum di 24 ore per chiarire. Ma da Mosca hanno già replicato: «E’ uno spettacolo da circo, un gioco pericoloso, una campagna anti-russa, una provocazione». Theresa May ha continuato: «E’ un attacco sfrontato contro il Regno Unito». C’è molto da ricordare, ha detto la May, nella storia degli assassini russi “sponsorizzati dallo Stato” contro quelli che si considerano disertori.
Per la premier del Regno Unito è stata Mosca, ma anche Jeremy Corbyn è intervenuto nella questione e non ha menzionato né il Cremlino né Putin, ma si è rivolto alla May stessa: «sta rendendo le tensioni peggiori» tagliando i contatti diplomatici con Mosca, «dobbiamo ridurre i conflitti, non alimentarli, assicuriamoci che questo non accada mai più, dobbiamo continuare un robusto dialogo con la Russia sulle questioni interne ed internazionali che dividono i nostri Paesi, invece che tagliare i contatti e permettere che le tensioni diventino ancora peggiori». Stando alle ultime notizie, Serghey Skripal e la figlia versano in gravissime condizioni lottando tra la vita e la morte.