È passato poco più di un mese da quando la vittoria di Alexandria Ocasio-Cortez nelle primarie democratiche del Bronx ha sconvolto il panorama politico. Il suo trionfo sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora delle candidature negli Usa, dando coraggio e visibilità a tanti “americani col trattino” lasciati finora nella penombra della politica. Due casi interessanti sono emersi nelle ultime settimane: quello di Ayanna Pressley, candidata per il Congresso nel settimo distretto del Massachusetts, e quello di Abdul El-Sayed, che si è presentato alle primarie come aspirante governatore del Michigan.
Ayanna Pressley, 44 anni, nel 2009 è stata la prima donna di colore ad essere eletta nel Boston City Council in 108 anni di storia. Originaria di Chicago, è cresciuta solo con sua madre attivista politica, per aiutare la quale ha anche abbandonato momentaneamente gli studi per lavorare a tempo pieno. A differenza di Alexandria, la sua carriera politica è iniziata ai tempi del college. Per queste elezioni di midterm, ha deciso di provare a vincere il seggio al Congresso previsto per il distretto di Boston. Deve però prima fronteggiare alle primarie Mike Capuano, sessantaseienne Dem ben finanziato dai donatori e appoggiato dal sindaco di Boston e dall’ex governatore del Massachusetts. Capuano è l’attuale detentore del seggio al Congresso ed è molto apprezzato nel Distretto, attualmente soggetto a quello che in italiano chiameremmo “un imborghesimento” diffuso. Pressley ha denunciato come sia stata al centro di polemiche e accuse provenienti dall’ambiente politico del Massachusetts, all’interno del quale è stata tacciata di essere una traditrice perché non ha pazientemente aspettato che giungesse il suo turno di ricoprire una carica importante, ma ha deciso invece di sfidare anzitempo un mostro sacro come Capuano.
Grande appoggio è giunto, al contrario, da Alexandria Ocasio-Cortez, sia attraverso i social network sia tramite interviste e interventi ai comizi di Pressley. In un tweet pubblicato il giorno successivo al suo trionfo, Ocasio-Cortez invitava il Massachusetts a fare la differenza votando per Ayanna Pressley. Nonostante le similitudini, però, tra le due candidate ci sono anche alcune differenze. Innanzi tutto, Pressley non fa parte dei nuovi socialisti associati a Bernie Sanders, ma anzi nel 2016 faceva parte dei Dem che appoggiavano Hillary Clinton. Nonostante ciò, ha dichiarato in varie occasioni che non è l’establishment la soluzione per soverchiare la presidenza Trump, ma una rivoluzione del Partito democratico che parta dall’interno, aprendo le porte a una nuova generazione di politici.
Un profilo ancora diverso è quello di Abdul El-Sayed, medico trentatreenne figlio di immigrati egiziani e di religione musulmana. Prima di candidarsi come governatore del Michigan, El-Sayed è stato il più giovane direttore esecutivo del Detroit Health Department. La sua carriera accademica è stata a dir poco brillante, con laurea in medicina all’Università del Michigan e alla Columbia e una borsa di studio Rhodes, prestigiosissimo riconoscimento statunitense che gli ha concesso di frequentare anche l’Università di Oxford. Nonostante abbia dichiarato anche lui di non appartenere al movimento socialista, ma di essere piuttosto un rivoluzionario progressista, ha ottenuto l’endorsement non solo da Ocasio-Cortez, ma anche da Bernie Sanders in persona. Non sono mancate di accuse di essere legato ai Fratelli Musulmani e di voler portare la jihad nel cuore del Midwest.
El-Sayed ha bypassato le critiche, dichiarando che il mondo politico americano ha subito una grossa evoluzione grazie a un uomo chiamato Barack Hussein Obama, senza il quale il medico Abdulrahman Mohamed El-Sayed non avrebbe nemmeno potuto sognare di concorrere per diventare il primo governatore musulmano degli Stati Uniti. Il Michigan, d’altronde, è lo Stato con il maggior numero di arabi musulmani del Paese. In un’intervista rilasciata per The Nation, El-Sayed ha dichiarato che i nuovi Dem devono smettere di scusarsi per le loro idee e cambiare il panorama politico, smettendo di «giocare secondo le regole dei Repubblicani», cercando cioè di racimolare più fondi possibile ingraziandosi le grandi corporations. Alexandria Ocasio-Cortez ha presieduto a diversi suoi comizi, apparendo anche in alcuni manifesti accanto a El-Sayed. Alle primarie Democratiche del 7 agosto non ce l’ha fatta ma la sua battaglia, ha detto in un twitt, continuerà.
The victory was not ours today, but the work continues.
Congratulations to @gretchenwhitmer on her primary win.
Tomorrow we continue the path toward justice, equity, and sustainability.
— Dr. Abdul El-Sayed (@AbdulElSayed) August 8, 2018
La vittoria di Ocasio-Cortez ha scatenato quello che la stampa americana ha definito più volte “un sisma” all’interno della politica americana. Un’importante risposta di novità all’oscurantismo proposto dalla presidenza Trump.