Silenzio mediatico. Questa è la parola d’ordine dei media italiani senza esclusione alcuna riguardo la manifestazione #Indivisibili contro il razzismo, contro il governo e contro il Decreto Salvini. «Naturalmente l’evento avrebbe riempito le prime pagine di quotidiani di destra e ‘sinistra’ se vi fosse stata anche solo l’ombra di qualche incidente» scrive Rodolfo Baroncini un nostro lettore. E invece. Un lungo serpentone di persone in festa da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni ha sfilato per oltre cinque ore a Roma nel pomeriggio di sabato 10 novembre senza fare notizia sui siti delle principali testate giornalistiche. Dal Corriere, a Repubblica alla Stampa appiattite sul corteo ProTav di Torino. Stessa storia domenica, tranne per il Manifesto a cui probabilmente è giunta voce delle critiche ricevute dai manifestanti. Davvero dispiace. Anche se eravamo in centomila, tutti nel corteo abbiamo notato l’assenza della storica testata comunista, che oggi sembra voler mettere una pezza con un’intervista a Mimmo Lucano. Permetteteci questa affettuosa tiratina d’orecchie. Noi, per dire, il sindaco di Riace l’abbiamo intervistato sul numero uscito il 9 novembre con la storia di copertina dedicata alla bellissima manifestazione romana e disegnata da Gianluca Costantini. Ci è sembrato doveroso in un momento come questo esserci in tutti i modi. In edicola e in piazza. «Dobbiamo smetterla di dirci che non esiste una sinistra in Italia» scrive Simone. «Il movimento Non una di meno (e prima ancora se non ora quando), I sentinelli di Milano, le organizzazioni quasi spontanee di manifestazioni a Milano, a Riace, a Roma. Se non è sinistra questa, cosa lo è? In nessuna delle manifestazioni c’era una sigla a far da cappello, ma moltissime persone. Partire da là, dalle persone.
L’organizzazione coagulante ne è una conseguenza, non il contrario». Ecco, appunto.
Foto di Paola Fé, Emanuela Angelini, Francesca Zappacosta, Peppy Miller, Roberta Pugno, Clara Santini, Andrea Sintini, Arnolfo Verdi, Ilaria Usai, Rossella Carnevali