Vi ricordate Silvio? Dai, quel vecchietto arzillo che ogni volta che apriva bocca pensavamo che non avremmo mai avuto un leader re degli strafalcioni e delle gaffes come lui? Beh, ci sbagliavamo. Ma di grosso. Ma non è di questo che vi voglio parlare. Silvio Berlusconi un giorno disse (ma di sicuro l’ha sempre pensato e continua a pensarlo) che gli elettori di sinistra sono dei coglioni. Lo disse così, senza troppe preoccupazioni. Come se stesse elencando, che ne so, la lista della spesa da fare prima di tornare a casa. A qualcuno venne da ridere, qualcuno si offese molto, di sicuro la maggioranza trovò che la politica stava diventando un greve buco di tifoserie che non aveva nulla a che vedere con una democrazia in buona salute.
Ebbene, Silvio è stato superato. E chissà come ci sarà rimasto male vedendo che i gestori di una delle pagine satellite del M5s, con ben 300mila followers (ed in copertina il motto «Io non ci casco»), nel commentare i risultati raggiunti da Sara Marcozzi (candidata in Abruzzo e riuscita nella mirabile impresa di perdere qualcosa come 200mila voti nel giro di qualche mese) hanno scritto: «Grazie per l’impegno! Tutto il bene fatto non è servito a niente. La politica del clientelismo e servilismo, unito ad una buona dose di ignoranza ha avuto la migliore»
L’hanno scritto così. Ora, al di là dell’italiano che lascia un po’ desiderare (“avere le migliore” per significare “avere la meglio” è qualcosa che fa sanguinare gli occhi) la cosa interessante è che i servi e maghi del clientelismo in realtà sarebbero gli stessi con cui governano: in pratica hanno dato dei “coglioni” non agli avversari politici ma addirittura agli alleati politici nazionali (visto che il centrodestra com’era immaginabile è stato trascinato da Salvini). E questo è un colpo da vera fuoriclasse, roba che Berlusconi impazzirebbe per avere avuto un’idea del genere. E invece niente.
Quindi, cari che non avete votato il Movimento 5 stelle sappiate che la vostra dose di ignoranza ha avuto la migliore. Non, so, decidete voi se gioirne o crucciarvi.
Buon martedì.