Piccola notazione iniziale: non dare a Salvini la soddisfazione di regalargli un buongiorno che ancora una volta punti la luce sui poveri disperati recuperati da Mediterranea. No. Non balliamo al suo macabro balletto che chiede migranti al posto della pioggia pur di mietere voto, bile, schiuma di ferocia e tutto il resto. No.
Allora parliamo delle sue bugie, forse la più macabra in questa sua passerella degli ultimi mesi. Perché il ministro ha avuto il coraggio di scriverlo davvero. L’ha fatto, come al solito, in un tweet di autoelogio, uno dei tanti che il ministro spara ogni giorno quando non c’è qualche alto intellettuale (uno dei suoi, Rita Pavone, Lorella Cuccarini, tutti i neosovranisti pur di avere un posto al sole) che gli recapita i complimenti.
Ha scritto il ministro:
#Salvini: abbiamo ridotto del 95% gli sbarchi. Nel 2019 è stato recuperato un solo morto nel mediterraneo. Ogni barcone che arriva è un barcone che torna indietro.
E in realtà una frase pressoché identica l’ha pronunciata in televisione, ospite di Barbara D’Urso (eh, sì) per dire che sta salvando la gente, capite? L’orrore che si dipinge come bene è l’evoluzione massima del trasformismo. Il pubblico medio (del tweet e della trasmissione) può pensare che davvero sia tutto risolto (e probabilmente crederanno anche che i luoghi di detenzione libici siano dotati di tutti i confort) e mettersi il cuore in pace.
E invece no. Le cose non stanno proprio così. Tutt’altro. I dati sulle morti nel Mediterraneo sono raccolti dall’Organizzazione mondiale per le migrazioni e dall’Unhcr, due organizzazioni internazionali. Non sono calcoli facili e di solito si pensa che i numeri siano sicuramente più bassi della realtà visto che le stime sono basate sulle testimonianze, sui ritrovamenti e la conta dei corpi.
Ebbene, secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni e l’Unhcr i morti sono 153 fino al 18 marzo, quelli che hanno provato a raggiungere l’Italia, si intende. 274 in tutto.
Si potrebbe già finire così, per mostrare la mostruosità detta da Salvini. Ma non basta, no. Conviene anche parlare di percentuali: nel 2018 ne moriva circa il 3% e nel 2019 ne muore l’11%.
La sentite la puzza?
Ecco tutto.
Buon mercoledì.