Fermi tutti. Toti ha avuto un’idea. Sembra già incredibile, lo so. Il presidente della Liguria, come tutti quelli che non hanno capacità di costruire e allora agiscono per sottrazione, ha pensato bene di fare una legge che nega i fondi regionali per il turismo alle strutture alberghiere che hanno ospitato i migranti. Per farsi notare in questo gorgo nero di razzismo e per non rimanere inghiottito nelle acque melmose del suo partito, ha alzato la manina e ha detto voglio giocare anch’io! inventandosi una cosa che è stupida, oltre che razzista.
Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato la nuova legge che cambia i criteri di distribuzione degli incentivi alle strutture ricettive, bloccando i finanziamenti pubblici a quelle che hanno ospitato migranti negli ultimi tre anni. La proposta della Lega è stata approvata con 16 voti a favore (centrodestra) e 11 contrari (Pd, M5s e Rete a sinistra-LiberaMente Liguria). La norma esclude dai contributi per la riqualificazione turistica gli alberghi, gli ostelli, le strutture ricettive che hanno firmato le convenzioni del sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Le motivazioni? Ah, saperlo.
Dice Toti che chi ha ospitato migranti (“legittimamente”, precisa, perché in fondo gli rimane l’animo ancora troppo moderato) fa “altro” rispetto il turismo. E fa niente che, magari, qualche hotel abbia risposto a un’esigenza prefettizia (verrebbe da scrivere di Stato), la disinfestazione dei luoghi sta talmente a cuore al pacioso Toti che si dice sicuro di avere dalla sua parte tutti i liguri (eh sì, come no).
Siamo ai livelli della disinfettazione dei luoghi: una roba inimmaginabile anche negli incubi peggiori eppure realissima in quel di Genova e dintorni.
Ah, una cosa banale: la norma è incostituzionale, vedrete.
Buon giovedì.