Neoliberisti, centristi e populisti oggi dicono che questa Europa va cambiata. Ma sono loro che l’hanno fatta così come è. C’è tuttavia una sinistra unita ed europea che può farci uscire dall’eclisse di democrazia e di giustizia sociale. Ecco perché possiamo dargli fiducia

Qual è il voto utile per le prossime europee? E utile a chi e a che cosa? E, ancora prima, c’è un voto utile? Da quando sono finiti in soffitta i voti dati per identità – personale, di classe o addirittura di famiglia – l’affanno è chiedersi ogni volta come usare il proprio voto.

Sarà bene sapere che chi si è molto dato da fare per porre termine ai voti identitari è altrettanto impegnato nel “vendere” ogni volta la motivazione più adatta, o alla moda. Soprattutto se uno pensa, come chi comanda oggi, che ormai la Storia sia finita e il pensiero sia – in fondo – unico, perché unico è il modello sociale possibile. Così, il gioco delle motivazioni diviene una sorta di marketing o gioco di ruolo. Ma sarà altrettanto bene sapere che dietro questa sorta di fiction c’è una realtà che resta purtroppo intrisa di lacrime e sangue. Seguire queste lacrime e questo sangue, e magari anche qualche voglia di ridere in faccia al “re nudo”, è una buona guida al voto.

Infatti il primo problema è che si è persa la connessione con la propria condizione, o tra essa e le sue cause, e cioè la politica. Magari non ovunque e non per chiunque, e c’è anche da chiedersi perché. Capita ad esempio ch… 

L’articolo di Roberto Musacchio prosegue su Left in edicola dal 10 maggio 2019


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