Facciamo che avete un figlio. Un figlio qualsiasi. Un figlio che d’estate va in vacanza. Metteteci tutto quello che potrebbe fare vostro figlio senza che voi lo sappiate: questa moralistica visione che dei buoni genitori tengano sottocchio i propri figli è una cagata pazzesca, ne conoscete decine di brave famiglie con bravi figli che però hanno compiuto un errore, ci scommetto, ne avete compiuti anche voi di errori di cui vi vergognate. Immaginate che venga arrestato, all’estero, e che voi siate convinti che per come lo conoscete non potrebbe essere colpevole (ma anche se fosse colpevole la vostra preoccupazione sarebbe identica, da genitori) e venite a sapere che non è stato interrogato secondo i protocolli di legge. Vi rassicura? Vi dà idea di sicurezza?
Immaginate un vostro figlio. Qui, in Italia, nel Paese in cui il lavoro rischia di diventare una chimera. Immaginatelo che vada in un Paese straniero a studiare, con tutte le belle speranze che hanno i nostri figli a cercare un futuro migliore. Immaginate che lì dove sta, d’improvviso, il fatto di essere italiano venga considerato schifoso, criminale, orrendo. Non è difficile: abbiamo esportato mafiosi in tutto il mondo, sarebbe un gioco facilissimo trasformarci nei nuovi negri. Vi rassicura? Vi dà idea di sicurezza?
Facciamo che vostro figlio, in Inghilterra o in Francia o in Spagna, decida di passare l’unico giorno libero della settimana, in cui non sgobba in qualche retrobottega, con gli amici. Immaginate che beva e che stia male, riverso a terra. Immaginate che intorno a lui accada la stessa indifferenza che è accaduta l’altro ieri a Milano, con persone tutte intorno a guardare schifate un onduregno. Immaginate vostro figlio che è l’onduregno in qualche altro Paese. Vi rassicura? Vi dà idea di sicurezza?
Immaginate di diventare poveri. Di colpo. Accade. Accade per un’operazione sbagliata, una gelateria che avete aperto con un amico e che vi ha sommerso di debiti e di pignoramenti. Voi siete le stesse brave persone di prima. Però poveri. Immaginate di non avere casa, di raccattare le vostre poche cose che vi sono rimaste, vostra moglie, i vostri figli e che andiate a cercare un tetto con cui coprirvi la testa. Siete illegali. Vi sgomberano perché la povertà è una vergogna e per ripristinare la legalità. Vi rassicura? Vi dà idea di sicurezza?
Il fatto è che i crolli, le disperazioni e gli errori possono capitare a tutti, a volte per colpa e per destino. E le regole (e l’umanità) sono le condizione per un tonfo che non sia ancora più drammatico. Pensiamoci.
Buon mercoledì.