Narra un aneddoto che un giorno Socrate, passeggiando per l’agorà di Atene (la grande piazza delle città greche), s’imbatté per caso in Glaucone, un giovanotto di non ancora vent’anni, che già pensava di darsi alla vita politica. Volendo metterlo alla prova, il filosofo gli chiese: «Saprai certo quali sono le entrate della nostra città, quanto l’argento estratto dalle nostre miniere». «A dire il vero» rispose Glaucone, «a questo non m’ero ancora dato pensiero». «Allora lo differiremo ad altro momento» ribatté severo Socrate. «Ma perché chi vuole governare la città non conosce queste cose?». «Pur tuttavia, le entrate si possono incrementare con le conquiste fatte ai nemici». «È vero» accondiscese il filosofo, «però dovremmo conoscere le forze nostre e dei nostri nemici, altrimenti finiremmo col rimetterci del nostro. Ora, sai tu quali siano le forze nostre e le forze del nemico?». «Così, a mente, non le ricordo». «Le avrai dunque scritte!». «No, non le ho neppure scritte» ammise Glaucone. «Saprai almeno quanti sono i cittadini che militano nel nostro esercito, quanti siano nei presidi sparsi per il territorio…». «In verità, Socrate, io li toglierei tutti: perché invece di far la guardia saccheggiano le campagne». «Ma se togliamo tutti i presidi» gli fece notare il filosofo, «chiunque potrà prendere del nostro. E poi, come fai tu a dire che saccheggiano le campagne?». «Lo immagino!» rispose Glaucone. «Beh, sarà meglio riparlarne quando ne avremo la certezza». «Penso anch’io che sarà meglio così». «Saprai però quanto sia il grano stipato nei nostri magazzini, quanto basti o non basti al fabbisogno della popolazione…». «Una faccenda ben seria, Socrate, se bisogna sapere tutte queste cose…».
Una faccenda ben seria, la politica. E una faccenda ben seria anche le sardine. Le sardine che riescono anche solo a irretire perché riempiono le piazze, come se riempire le piazze (chiedendo serietà e umanità alla politica) potesse essere un messaggio provocatorio. Ma del resto è così: anche essere buoni, di questi tempi, suona come una provocazione.
Ora però arriva il difficile. Si decide di inserire un punto politico e subito si aprono le acque: la cancellazione dei decreti sicurezza mostra la triste tiepidezza del Pd e tocca lo stomaco di qualcuno. Sia chiaro: la gente in piazza (accomunata da quel sentire antifascista e profondamente umano) è un’ottima notizia.
Ma dalla piazza alla politica il discorso si fa complesso e serio. Vale la pena comunque essere ottimisti, no?
Buon lunedì.