La giunta leghista del comune di Sassuolo aveva deciso di multare (56 euro di ammenda) chi commetteva il gravissimo reato di lasciare una moneta alle persone che chiedono l'elemosina in città. Nel Comune in provincia di Modena guidato dal leghista Gian Francesco Menani da lunedì scorso è “fatto divieto a chiunque di offrire denaro, generi alimentari, vestiario e altre simili utilità” a chi chiede l’elemosina sul suolo pubblico. In sostanza si multa il buono, perfettamente in linea con la caccia ai buonisti che i leghisti hanno iniziato già da tempo. Secondo il sindaco e la sua valente giunta eliminare la gente che fa del bene è il modo migliore per evitare che ci sia troppa gente bisognosa in giro: se non li aiuti spariscono, scompaiono, non esistono più e così tutti ci si può felicemente convincere che non esista più la povertà. È la politica del fondotinta che intende la gestione della città come un'enorme rappresentazione scenica in cui la forma è ciò che conta, fottendosene della sostanza. L'idea è talmente cretina che alla fine il sindaco è stato costretto a ritornare sui suoi passi per non essere inseguito dai suoi cittadini già sotto stress, come tutti, per i malefici effetti della pandemia. Ci si potrebbe aspettare che abbia detto «scusate, ho fatto una cavolata» invece le motivazioni sono altre: "c'è la disponibilità a modificare l'articolo 61 del regolamento di polizia urbana perché l'obiettivo è colpire la malavita che sta dietro il racket, oltre l'accattonaggio molesto, non chi aiuta gli altri - ha detto Menani con un video messaggio - è stato strumentalizzato l'articolo in questione, il nostro scopo non è colpire la vecchietta che fa l'elemosina o chi ha davvero bisogno. Abbiamo sbagliato? Non lo so. So che come sindaco mi dico pronto anche a modificare l'articolo, adesso. Noi, di sicuro, aiutiamo le persone in difficoltà". Seguendo lo stesso ragionamento si potrebbe vietare alle vecchiette di uscire di casa per fare crollare la statistica degli scippi oppure si potrebbero eliminare i politici per combattere il fenomeno delle tangenti. Sono apparentemente quelli che prendono il problema sempre dalla parte sbagliata ma in realtà si curano soltanto di affrontare un tema complesso con soluzioni banali finendo sempre per rimediare pessime figure. È una storia piccola ma è un paradigma: punisci gli effetti fingendo di occuparti delle cause. Buon martedì.

La giunta leghista del comune di Sassuolo aveva deciso di multare (56 euro di ammenda) chi commetteva il gravissimo reato di lasciare una moneta alle persone che chiedono l’elemosina in città. Nel Comune in provincia di Modena guidato dal leghista Gian Francesco Menani da lunedì scorso è “fatto divieto a chiunque di offrire denaro, generi alimentari, vestiario e altre simili utilità” a chi chiede l’elemosina sul suolo pubblico. In sostanza si multa il buono, perfettamente in linea con la caccia ai buonisti che i leghisti hanno iniziato già da tempo.

Secondo il sindaco e la sua valente giunta eliminare la gente che fa del bene è il modo migliore per evitare che ci sia troppa gente bisognosa in giro: se non li aiuti spariscono, scompaiono, non esistono più e così tutti ci si può felicemente convincere che non esista più la povertà. È la politica del fondotinta che intende la gestione della città come un’enorme rappresentazione scenica in cui la forma è ciò che conta, fottendosene della sostanza.

L’idea è talmente cretina che alla fine il sindaco è stato costretto a ritornare sui suoi passi per non essere inseguito dai suoi cittadini già sotto stress, come tutti, per i malefici effetti della pandemia. Ci si potrebbe aspettare che abbia detto «scusate, ho fatto una cavolata» invece le motivazioni sono altre: “c’è la disponibilità a modificare l’articolo 61 del regolamento di polizia urbana perché l’obiettivo è colpire la malavita che sta dietro il racket, oltre l’accattonaggio molesto, non chi aiuta gli altri – ha detto Menani con un video messaggio – è stato strumentalizzato l’articolo in questione, il nostro scopo non è colpire la vecchietta che fa l’elemosina o chi ha davvero bisogno. Abbiamo sbagliato? Non lo so. So che come sindaco mi dico pronto anche a modificare l’articolo, adesso. Noi, di sicuro, aiutiamo le persone in difficoltà”.

Seguendo lo stesso ragionamento si potrebbe vietare alle vecchiette di uscire di casa per fare crollare la statistica degli scippi oppure si potrebbero eliminare i politici per combattere il fenomeno delle tangenti. Sono apparentemente quelli che prendono il problema sempre dalla parte sbagliata ma in realtà si curano soltanto di affrontare un tema complesso con soluzioni banali finendo sempre per rimediare pessime figure.

È una storia piccola ma è un paradigma: punisci gli effetti fingendo di occuparti delle cause.

Buon martedì.