In Italia cambiano i governi ma non l’atteggiamento repressivo nei confronti delle navi umanitarie a cui viene impedito il soccorso in mare. Nonostante le raccomandazioni dell’Ue. L’ultimo caso è quello della Sea Watch 3 sotto fermo amministrativo in Sicilia

«Gli Stati non devono ostacolare le Ong». L’affermazione, durante un incontro sui salvataggi in mare organizzato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), non proviene dal mondo della solidarietà ma da Christian Mommers, consigliere della Commissaria europea ai diritti umani, Dunja Mijatović. Presentando il rapporto Una richiesta di aiuto per i diritti umani. Il crescente divario nella protezione dei migranti nel Mediterraneo Mommers ha evidenziato come anche in Italia prosegua, nonostante le raccomandazioni giunte dall’Unione europea, un attacco sistematico a chi porta soccorso in mare: «Sono stati emanati decine di provvedimenti contro le Ong, ad alcune navi è stato impedito di salpare dai vari porti siciliani – ha aggiunto -. Ma bisognerebbe domandarsi perché ci sono le Ong. Se non ci fossero chi salverebbe le persone? Chi accusa le Ong di non seguire le istruzioni degli Stati si dovrebbe domandare se gli Stati obbediscano alle leggi e alle convenzioni in difesa dei diritti. La Commissaria si è già espressa a favore delle Ong e contro gli Stati che non fanno il proprio lavoro. Le Ong poi sorvegliano quanto accade in mare».

E forse è proprio in ragione di questo che, nonostante i cambi di governo, poco è realmente cambiato. Prima, con la logica dei “porti chiusi” si impediva, anche per settimane, l’attracco alle navi cariche di richiedenti asilo. Ora i tempi fra l’ingresso in acque territoriali e l’approdo si sono ridotti a poco più di due giorni ma i guai arrivano dopo. Le organizzazioni umanitarie partono ormai dal presupposto che quando le loro navi offrono salvezza, pioveranno loro sul capo provvedimenti di fermo amministrativo. Non le multe draconiane dei decreti leghisti e nemmeno il rischio – se non si ravvisa il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare – di trovarsi a dover rispondere penalmente per aver salvato persone, ma il sequestro è quasi assicurato.

L’ultimo episodio risale al…


L’articolo prosegue su Left del 2-8 aprile 2021

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