Un ricordo della studiosa scomparsa per il Covid. Una figura di intellettuale che si concentrava sui temi sociali della responsabilità, della vulnerabilità, delle emozioni e sulla catastrofe ambientale

Ebbi la ventura di incontrare Elena Pulcini nei primi anni Novanta, docente di filosofia sociale all’università di Firenze. E furono lunghe conversazioni su Thomas Hobbes e il suo “desiderio illimitato di potere”, che assieme alla paura sta a fondamento dell’antropologia cupa e razionale del Leviatano. Una fenomenologia del potere ben radicata nel millenario pensiero occidentale dell’homo homini lupus, del peccato originale e del “male radicale”, che allora noi provavamo a mettere a confronto con la “volontà di potenza” di Friedrich Nietzsche. Ne cercavamo le differenze, che sembravano offrire spiragli di luce soprattutto nei lavori giovanili del filosofo tedesco, successivamente travolto dall’ “eterno ritorno dell’eguale” che lo portò a precipitare nella pazzia, emblematicamente rappresentata nel disperato abbraccio al cavallo caduto e frustato a morte dal cocchiere per le strade di Torino.
Spontanea era l’apertura della filosofa al confronto, al di là delle rivendicazioni illuministiche dei diritti, sul tema ineludibile dell’uguaglianza naturale degli esseri umani fondata su un nuovo pensiero scientifico, al di là di qualsiasi distinzione di sesso, di appartenenza etnica, di religione, di classe.
La curiosità intellettuale, l’attenzione alla realtà dei rapporti interumani, evidente anche allora e acutizzata all’aprirsi del nuovo millennio dalla crisi sociale e politica sempre più evidente, la portarono successivamente a concentrarsi sulla denuncia dell’anaffettività della civiltà del logos (L’individuo senza passioni, 2001), sui temi del femminismo, della cura e sul “desiderio di dare”, sulle dinamiche dei rapporti umani (Il potere di unire, 2003). L’ultimo libro, per Bollati Boringhieri nel 2020, Tra cura e giustizia: Le passioni come risorsa sociale. Recentemente, negli interventi pubblici (Dialoghi di Trani con Simona Maggiorelli… ) si concentrava con crescente impegno morale e civile sui temi sociali della responsabilità, della vulnerabilità, delle emozioni, e sulla catastrofe ambientale. In un mondo prostrato e ferito dal Covid, che si sta facendo ogni giorno più duro e difficile, rimpiangeremo la tua intelligente e accorata presenza, Elena Pulcini.

Qui  si può ascoltare l’incontro tra Simona Maggiorelli a Elena Pulcini “Responsabilità, uguaglianza, sostenibilità” ai Dialoghi di Trani del 17 settembre 2019