Dopo che è stata scoperchiata un'organizzazione neonazista con radici in tutta Italia, cosa diranno quelli che sostengono che "Bella ciao" è uno scandalo e che ripetono da sempre che non c'è nessun pericolo fascismo?

Immagino che tutti quelli che ieri si sono levati gli occhi sulle prime pagine e in pubblica piazza per la disperazione di dover cantare “Bella ciao” oggi con la stessa energia balilla si staranno sdegnando per l’indagine che ieri ha scoperchiato un’organizzazione neonazista chiamata “Ordine Ario Romano” che aveva radici in tutta Italia.

12 persone tra i 25 e i 62 anni, accusate di associazione a delinquere finalizzata alla propaganda e all’istigazione all’odio per motivi di discriminazione etnica e religiosa, nell’ambito di un’indagine del Ros dei Carabinieri e della procura di Roma che istigavano violenza contro ebrei e extracomunitari, che studiavano sul web le istruzioni per costruire ordigni artigianali e che, con il loro solito senso della misura, avevano in mente di attaccare una base Nato in Italia. Secondo il gip di Roma «la rassegna dei più qualificanti contenuti delle comunicazioni veicolate sulle pagine social del gruppo lumeggia in una visione di insieme l’attitudine a promuovere e istigare condotte violente ispirate a sentimenti razzisti e di discriminazione etnica».  Il Gip osserva anche come «gli innumerevoli post e scritti pubblicati sulle pagine social riconducibili al gruppo e a ciascun aderente» non si limitassero «a perseguire un condizionamento puramente mentale ed ideologico nei confronti degli utenti internet, ma sono palesemente volti a instillare comportamenti concreti, violenti e provocatori».

Gli slogan? “Popolo e razza, contro il giudeo e i suoi complici”, “Difendi la razza, devasta il resto”; “Se sei di Razza, sii fieramente Razzista”; “La nazione non consiste nella lingua ma solo nel sangue”; “cucù, settete: giudei di merda”. A proposito: alcuni esponenti del gruppo erano in contatto social, attraverso la piattaforma Vk, con il professor Marco Gervasoni, il professore romano dell’Università del Molise perquisito nelle scorse settimane nell’indagine per minacce e offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quel Gervasoni che tutti i destrorsi di casa nostra si sono buttati a difendere come novello Savonarola. Nel gruppo c’è anche un carabiniere (ma dai?). Tra loro anche Francesca Rizzi, 38 anni, detta Miss Hitler perché vinse un concorso di quelle combriccole. Lei, con un’aquila nazista tatuata sulla schiena, aveva già avuto guai con la giustizia ma evidentemente non riesce proprio a trattenersi dallo spargere odio su Liliana Segre, Laura Boldrini, promettendo forni crematori per fare sparire tutti gli ebrei.

Insomma quelli che ci dicono che “Bella ciao” è uno scandalo sono gli stessi che ci ripetono da sempre che non c’è nessun pericolo fascismo. Quindi immagino che questa mattina censurino con la stessa foga questi pericolosi squinternati.

Ultima cosa: il capo di questi elogiava Giorgia Meloni definendola «molto combattiva». Non ho dubbi che Meloni prenderà subito le distanze, no?

Buon martedì.

 

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.