Una metropoli sempre più segnata da disuguaglianze: ecco il volto di Roma che il 3 e il 4 ottobre va al voto per eleggere il sindaco. Dall’istruzione alla salute, dall’occupazione all’offerta di servizi, esiste un abisso tra centro e periferie. E aumentano i nuovi poveri

Alla vigilia delle elezioni amministrative, Roma si presenta sempre più come una città profondamente diseguale. La grande crisi del 2008 prima e la pandemia più recentemente non hanno fatto altro che evidenziare una tendenza in corso ormai da trent’anni. Il ministero dell’Economia e delle finanze, sulla base dei dati dell’Agenzia delle entrate, ha da poco pubblicato i redditi dichiarati dai contribuenti romani per il 2019 suddivisi per la prima volta secondo i codici di avviamento postale (Cap) di residenza, e non più solo secondo i municipi. Questi dati non si discostano molto da quanto emerge con le domande di reddito di cittadinanza o gli altri indicatori di fonte Inps, analizzati nel nostro libro Le sette Rome (Donzelli, 2021). Permettono però per la prima volta di analizzare con un buon dettaglio territoriale le disuguaglianze economiche all’interno della città, tra centro e periferie, sia in termini di reddito medio che di concentrazione del reddito stesso, su cui ha impattato la crisi dovuta alla pandemia del Covid-19.

A Roma i redditi confermano e rafforzano il quadro delle disuguaglianze di salute, istruzione, occupazione e opportunità esistenti tra centro e periferie, che mostrano il maggiore disagio nel quadrante est della città (IV, V e VI Municipio) e sul litorale di Ostia (X), e da cui deriva un indice di sviluppo umano differenziato tra i municipi centrali ricchi, istruiti e “sani” e quelli periferici con reddito, livelli di istruzione e salute peggiori. Tra i Cap di Roma il reddito medio per contribuente (mappa in alto a sinistra) è maggiore nel I e II Municipio, in particolare Parioli con 68mila euro e Quirinale-Spagna-XX Settembre con 67mila, seguiti con 55-58mila da Centro storico, Pinciano-Trieste e Prati-Borgo, e più a distanza con 44-49mila da Fleming-Tor di Quinto, Monti-Celio, Nomentano-Policlinico, Mazzini-Della Vittoria e Flaminio-Villaggio Olimpico.

Ovviamente tutti i primi Cap in classifica appartengono alla città storica o alla città ricca di cui parliamo nel libro Le sette Rome. Allo stesso modo, non è sorprendente che il reddito medio più basso sia tipico della…

* Gli autori: Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi sono gli animatori di www.mapparoma.info. Insieme hanno pubblicato due libri per Donzelli su Roma: Le mappe della disuguaglianza. Una geografia sociale metropolitana (2019) e Le sette Rome. La capitale delle disuguaglianze raccontata in 29 mappe (2021)


L’articolo prosegue su Left del 17-23 settembre 2021

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