La speculazione selvaggia, favorita dalle politiche abitative, attanaglia il mercato immobiliare con il risultato che gli affitti sono diventati carissimi e quasi un’abitazione su dieci è vuota. Così il governo di Dublino nega un futuro ai giovani e ai più poveri

Poche case sul mercato, mutui a tassi favorevoli, costruttori fermi, edifici abbandonati. È l’Irlanda di questi anni, quella dello sviluppo tech e dei senzatetto, dei fondi avvoltoi e della Generation rent.
A Cork, 210mila abitanti e seconda città del Paese, trovare un alloggio è complicato e costoso come in una metropoli. La concorrenza è feroce, la ricerca può durare mesi. Eppure, passeggiando per il centro, si notano decine di edifici abbandonati: case, pub, vecchi palazzoni industriali. Sono almeno 450 quelli che si contano soltanto in un raggio di due chilometri, secondo Frank O’Connor e Jude Sherry, due designer irlandesi arrivati nel 2018 dopo anni vissuti all’estero e che, esterrefatti dalla quantità di palazzi in disuso, hanno cominciato un lavoro di ricerca, poi svelato con un racconto fotografico quotidiano su Twitter. Li seguo in un tour desolante tra una via e l’altra. A settembre, più di cento persone si sono unite alla loro passeggiata per il centro, replicata settimane dopo a Dublino. Spontaneamente è nato un movimento, il tema è divenuto nazionale, hanno cominciato a parlarne i media. «Stiamo cercando di far aprire gli occhi alle persone» mi ha detto O’Connor. «Non è accettabile quello che vediamo, ma le persone sono assuefatte, pensano “è così, che ci vuoi fare”. C’è anche chi ci ha detto “bravi, ora però basta”, perché credono si faccia una cattiva pubblicità a Cork. In Irlanda poi è così, sembra inopportuno protestare». Il degrado, spesso, non è segno di noncuranza, ma il frutto di una volontà precisa: speculare. «Uno dei miti da sfatare è proprio questo, cioè che così non si crei profitto. Abbiamo invece calcolato che chi possiede una piccola proprietà in centro guadagni 20mila euro all’anno tenendola in abbandono, visti i prezzi a cui poi sono rivendute, come si vede dai dati del Derelict register», il registro cittadino (incompleto) degli edifici abbandonati. Tra il 2013 e il 2018, i prezzi delle case sono aumentati dell’81,3% e, nel 2019, erano del 77% maggiori rispetto alla media Ue, secondo i dati Eurostat; nell’ultimo anno, il rialzo è stato dell’11%. Il costo degli affitti è aumentato del 65,6% dal 2010.
L’imposta sulle proprietà abbandonate, voluta per incentivare il mercato, non viene praticamente mai riscossa. Anche la norma che prevede la vendita forzosa allo Stato è di fatto inattuata. «Secondo il Census 2016, oltre 183mila abitazioni in Irlanda sono vuote», su circa due milioni. «Non tutte sono in abbandono. Recuperarle sarebbe un passo fondamentale per…


L’articolo prosegue su Left del 12-18 novembre 2021

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