Dopo l'assalto squadrista alla sede della Cgil quasi tutte le forze politiche si dissero d'accordo nel chiudere i partiti di matrice fascista. Ma non è accaduto. Il presidente dell'Anpi Pagliarulo l'ha detto chiaro e tondo: «Non è successo assolutamente nulla, solo parole. È giunto il momento di assumere una decisione urgente»

Il 9 ottobre scorso dei fascisti travestiti da no green pass assaltavano la sede della Cgil e infiammavano le piazze per creare il disordine di cui hanno bisogno per racimolare rabbia e convertirla in voti. Quello stesso giorno un rappresentante di spicco di Forza Nuova (in cui non è propriamente difficile spiccare visto che sono quattro topi) Giuliano Castellino addirittura arringava la piazza discettando di libertà e di dittature mentre avrebbe dovuto essere in casa come aveva deciso un tribunale. Su quella giornata ci fu un acceso scontro politico ma quasi tutti (incredibile a dirsi) si dissero d’accordo nel chiudere i partiti di matrice fascista (alcuni a destra preferirono chiamarli “violenti” per non autodenunciarsi). Era facile immaginare che un governo che in poche ore è riuscito a discutere e approvare un gravoso impegno come il Pnrr in men che non si dica sarebbe riuscito a sciogliere le formazioni fasciste come lo stesso Parlamento chiedeva.

È accaduto? No. Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, con altri membri del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza, in una conferenza stampa l’ha detto chiaro e tondo: «Da quando sono state approvate le mozioni alla Camera e al Senato per lo scioglimento di Forza Nuova, non è successo assolutamente nulla, solo parole. È giunto il momento di assumere una decisione urgente. La democrazia si difende applicando la legge, in questo caso la legge Scelba».

In realtà il governo Draghi ha preso la sua solita decisione di non decidere e di fingere qualcosa per prendere tempo. Anche in questo caso ha scelto di nominare un fumoso comitato di esperti (ma come? ma mica tutti si lamentavano degli esperti del governo precedente?) che dovrebbe valutare il da farsi. È curioso che Draghi abbia bisogno di presunti esperti per dare seguito a un atto parlamentare. Monica Cirinnà infatti dice: «Il gruppo di esperti? Dal governo non poteva venire scelta peggiore, è una perdita di tempo, serve solo il decreto. C’è un atto parlamentare, il governo risponda al Parlamento e faccia questo decreto. Se questo è il governo dei migliori ha fatto la scelta peggiore, il gruppo di esperti non serva a niente».

Proprio in questo momento in cui gli episodi di violenza nelle piazza durante le manifestazioni no green pass stanno monopolizzando il dibattito è singolare che non ci si muova a rimuovere sacche conosciute di violenza. Eppure sarebbe una decisione che accontenterebbe tutti, da quelli che condannano i violenti senza volerli chiamare fascisti, agli antifascisti che chiedono il rispetto della Costituzione e perfino ai no green pass che certo non saranno felici di vedere le proprie legittime motivazioni strumentalizzate per fini politici.

E quindi perché non si scioglie Forza Nuova?

Buon martedì.

Nella foto: Manifestazione sindacale “mai più fascismi”, Roma, 16 ottobre 2021

 

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.