Elezioni del presidente della Repubblica. Le parole chiave del teatrino offerto dai partiti

Alto profilo

“Sinonimi: [di alto livello] ≈ eccellente, eccezionale, ottimo.
il profilo resta ovviamente un’immagine molto radicata nella nostra percezione e nel nostro modo di pensare; dopotutto conosciamo il mondo per profili, e solo con uno sforzo possiamo prendere cognizione del volume e dell’essenza delle cose. L’espressione ‘d’alto profilo’, nata in ambito giornalistico e particolarmente elegante, racconta il valore di qualcosa proprio in quell’istintiva traccia.” fonte Treccani

Super partes

“Super partes locuzione latina (propr. «sopra le parti»), espressione usata, in contesti di tono aulico, per indicare la posizione indipendente e spassionata di chi deve giudicare, o di chi ricopre comunque una carica o adempie una funzione che esigono da parte sua assoluta imparzialità fra partiti opposti, fra parti in contesa, e simili: il Presidente della Repubblica deve essere, in ogni occasione, super partes”. fonte Treccani

Presidente Repubblica italiana

Art. 84 Costituzione: “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica.”

Elezione

Art. 83 della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica Italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze.”
Art. 84 “Il mandato dura sette anni a partire dalla data del giuramento.”
“La previsione di un settennato impedisce che un presidente possa essere rieletto dalle stesse Camere, che hanno mandato quinquennale, e contribuisce a svincolarlo da eccessivi legami politici con l’organo che lo vota.
La Costituzione Italiana non prevede un limite al numero di mandati per quanto concerne la carica di presidente della Repubblica.” fonte Wikipedia

Candidati

“Candidato s. m. (f. -a) [dal latino candidatus «vestito di bianco», secondo l’uso di Roma antica per coloro che aspiravano a una magistratura]. – Chi aspira o è proposto per una carica pubblica o un grado accademico; chi si presenta a un esame o a un concorso: c. alla Camera, al Senato; la designazione dei c. (alle elezioni politiche, amministrative, regionali), fatta dai diversi partiti attraverso la presentazione di liste di candidati.” fonte Treccani

Donna

“Dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. –una giovane d., una d. anziana; non è ancora una d. (non ha ancora raggiunto la pubertà); è già una d.; si dà arie da d. o da d. fatta; frequente in frasi di apprezzamento: una bella d., una d. affascinante, piacente, elegante, di classe, di spirito, una vera donna. Si contrappone a uomo in espressioni come: voce di donna; scarpe, abiti, borse, orologi da donna (nelle quali si alterna, spesso con da signora o con l’agg. femminile); il carattere, la sensibilità, l’intuito della d., ecc., dove il sing. donna ha in genere valore collettivo, ch’è ancora più marcato quando donna viene assunto a rappresentare l’intera componente femminile della società.” fonte Treccani

“Nella specie umana, individuo di sesso femminile, che ha raggiunto la maturità sessuale e quindi l’età adulta. Come in altre specie animali, anche in quella umana esiste una distinzione tra i due sessi basata sulle differenze biologiche tra l’organismo maschile e quello femminile. Ma da questa diversità biologica è derivata una serie di differenziazioni di modelli di comportamento che sono un prodotto culturale: per es., se è la natura ad assegnare alla d. il ruolo materno, sono però la società e la cultura ad attribuirle esclusivamente il compito di allevare e curare la prole.” fonte Treccani

Donna oggetto

“L’espressione “oggettivazione sessuale” è stata utilizzata per la prima volta nel 1785 dal filosofo Immanuel Kant il quale affermò che quando una persona viene considerata solo come mezzo di soddisfacimento del piacere sessuale di un altro soggetto, allora si può parlare di oggettificazione.
Nel 1977 Fredrikson e Roberts introdussero la “Teoria dell’oggettivazione sessuale” nell’ambito della psicologia per esaminare le cause e le conseguenze che ne possono derivare. Vennero mostrati i processi cognitivi e motivazionali delle persone che considerano altri soggetti come dei meri oggetti sessuali e, al tempo stesso, le conseguenze psicologiche sulle vittime che vengono oggettificate. Analizzando i processi cognitivi, gli studi hanno dimostrato che quando una persona viene oggettificata, il soggetto che compie l’azione commette un errore percettivo perché arriva a catalogare un essere umano nella categoria degli oggetti, a cui appunto esso non appartiene. L’oggettificazione sessuale viene pertanto considerata una valutazione sbagliata di una persona, dovuta ad un processo cognitivo grossolano….
L’oggettificazione sessuale delle donne è stata oggetto di molti dibattiti sull’etica sessuale e la filosofia della sessualità. I circoli di pensiero femministi e le correnti psichiatriche da essi derivati considerano l’oggettivazione sessuale una delle cause della disparità di genere.” fonte Wikipedia

Candidati ignari

“Ignaro agg. [dal latino ignarus, comp. di in- e gnarus «esperto, pratico»]. – Che non sa, che non ha conoscenza (o esperienza) di determinate cose.” fonte Treccani

Candidati allo sbaraglio

“Sbaraglio s. m. [der. di sbaragliare]. – [lo sbaragliare o l’essere sbaragliati in un’azione militare e sim.] annientamento, débâcle, disfatta, distruzione, rotta, (non com.) sbaragliamento. sconfitta. trionfo. successo, vittoria. mandare (o buttare) allo sbaraglio buttarsi (o gettarsi) allo sbaraglio [affrontare rischi e seri pericoli senza le opportune precauzioni] arrischiarsi, avventurarsi, azzardare, esporsi, rischiare. mandare (o buttare) allo sbaraglio [esporre qualcuno a una grave sconfitta, a una rovina quasi certa: mandare allo s. i propri uomini] esporre, mettere a repentaglio, rischiare.” fonte Treccani 

Incapacità

“Insipiènza s. f. [dal lat. insipientia; v. insipiente]. – Ignoranza, stoltezza intellettuale o morale, ottusità di spirito: l’i. si accompagna spesso all’arroganza; per la loro i., non si accorgono di vivere nell’errore.” fonte Treccani

Indignazione

“Indignazióne s. f. [dal latino indignatio-onis, der. di indignari «sdegnarsi»]. deplorazione, esecrazione. disapprovazione, riprovazione. Stato dell’animo indignato, risentimento vivo soprattutto per cosa che offende il senso di umanità, di giustizia e la coscienza morale: fatti che suscitano i.; muovere, provocare, suscitare la pubblica i.; manifestare la propria i.; diedi sfogo alla mia i.; atti d’indegnazione e di disprezzo con cui ciascuno guarda il carnefice (Beccaria); [il padre Cristoforo] sentiva un’indegnazione santa, per la turpe persecuzione della quale [Lucia] era divenuta l’oggetto (Manzoni).” fonte Treccani

Amen

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