La Corte penale internazionale ha aperto una indagine per presunti crimini internazionali commessi in Ucraina. È questa la risposta che l’organo giurisdizionale che ha sede all’Aja, sta dando per individuare e poi perseguire chi è responsabile (persone fisiche, non Stati) di potenziali crimini internazionali che appartengono a tre tipologie: crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. Mentre la guerra prosegue con la sua tragica scia di vittime e distruzioni e la diplomazia internazionale stenta a far raggiungere il cessate il fuoco e l’apertura di trattative reali, il diritto fa sentire la sua voce contro la violazione dei diritti umani.
All’iniziativa della Corte penale internazionale (Cpi) va detto, per onor di cronaca, si è aggiunta anche la proposta, che tuttavia appare un po’ irrealistica, di creare con un trattato a parte un tribunale speciale solo per il crimine di aggressione contro l’Ucraina. I primi firmatari dell’appello sottoscritto da giuristi, politici e scrittori sono l’ex premier britannico Gordon Brown e Dapo Akande, docente di Diritto internazionale all’università di Oxford.
Intanto c’è un’altra notizia relativa alla repressione giudiziale dei crimini internazionali che riguarda direttamente il nostro Paese e che non…
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