«Ora che c’è attenzione sulla Palestina, come raramente accade, è il momento giusto per chiedere che l’occupazione illegale da parte di Israele sia smantellata» dice Francesca Albanese, nuova relatrice Onu sui diritti umani nei Territori palestinesi

Esperta in diritto internazionale e accademica, già legale per alcuni anni per l’Unrwa (l’agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente), Francesca Albanese dall’1 maggio è relatrice speciale per le Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nel Territori palestinesi occupati da Israele dal 1967.

Francesca Albanese, innanzitutto cosa pensa dell’uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh avvenuta l’11 maggio a Jenin?
La tragica morte di Shireen Abu Akleh è l’ennesimo grave attacco al giornalismo, alla libertà di espressione e al diritto alla vita e alla sicurezza nel territorio palestinese occupato. Getta una luce sul clima di violenza e insicurezza generalizzato, dove attacchi e uso della forza letale contro giornalisti e organizzazioni dei media sono in corso da molto tempo. Decine di persone sono state uccise, centinaia ferite o mutilate.

La propaganda israeliana come in altre occasioni cerca di seminare dubbi su chi ha ucciso la giornalista?
La sua uccisione costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario e potenzialmente un crimine di guerra ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. L’omicidio di Shireen Abu Akhleh deve essere indagato a fondo in modo trasparente, rigoroso e indipendente. Le autorità israeliane dovranno collaborare alle indagini se la loro volontà di garantire giustizia è genuina. E chiunque abbia sparato il proiettile che l’ha uccisa, deve essere assicurato alla giustizia e ritenuto responsabile. E dato che adesso c’è attenzione sulla Palestina, come raramente accade, è il momento giusto per chiedere che l’occupazione illegale della Palestina sia smantellata: questo è il passo necessario per porre fine alla violenza nella Palestina occupata.

Dall’1 maggio lei è relatrice speciale per le Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati. Quando e come è maturato il suo interesse per la Palestina e quali ostacoli ha incontrato?
La mia conoscenza della questione palestinese ha…

L’intervista prosegue su Left del 20 maggio 2022 

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