La formazione di Roberto Fiore, che i partiti (per qualche settimana) avevano promesso di sciogliere in nome della Costituzione, è esclusa dalle elezioni perché non ha raggiunto le 36mila firme necessarie. Non è una vittoria politica. E ora dove andranno quei voti?

Forza Nuova non parteciperà alla prossima tornata elettorale. È la prima volta dal 2001 che la formazione di Roberto Fiore non partecipa a una tornata per le elezioni politiche per la mancanza delle 36mila firme necessarie e abbiamo dovuto perfino sorbirci la morale di un pluripregiudicato e ex terrorista come Roberto Fiore che parla di «sistema banditesco».

Fiore, insieme al suo compare Castellino, è stato arrestato insieme a altri 10 militanti forzanovisti per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre scorso al termine di una manifestazione no-green pass. È lo stesso Fiore già condannato per associazione sovversiva e banda armata, latitante nel Regno Unito per oltre 20 anni e tornato in Italia a reati prescritti.

Molti esultano: i fascisti rimangono fuori dalla democrazia, dicono. Peccato che lo scioglimento di Forza Nuova sia stato in cima all’agenda della politica solo per qualche settimana e ora si voglia fare passare un’esclusione “tecnica” come una vittoria politica. Forza Nuova che tutti i partiti avevano promesso di sciogliere in nome della Costituzione è stata sciolta dai cittadini italiani. Così la politica potrà tranquillamente continuare a sottovalutare il fenomeno dei rigurgiti fascisti in Italia e potrà tollerare la morbida applicazione delle leggi che già ci sono.

Ma dove andranno quei voti? La risposta è fin troppo facile Come accade per le mafie c’è una sostanziale differenza tra chi dice chiaramente di voler rifiutare i voti di qualcuno e chi invece sminuisce un fenomeno per lasciare intendere di restare il fianco. Qui il punto non è tanto la quantità dei voti (comunque pochi) ma la sponda politica a una militanza nei territori che da sempre si confonde con azioni criminali. Nelle liste di Giorgia Meloni ci sono personaggi che fanno riferimento alla radice culturale fascista (benché Meloni e Crosetto fingano male di non saperlo) e sulla parte (nera) del Paese non basta un’esclusione dalle elezioni per dichiarare compiuta la missione. Questo è chiaro, vero?

Buon venerdì.

Nella foto: Roberto Fiore davanti al Viminale per la presentazione del simbolo elettorale, 12 agosto 2022

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.