Legalità. Rispetto del lavoro e dell’ambiente. Agricoltura sostenibile. Il fondo agricolo Nappo, confiscato alla camorra, racchiude in sé tutti questi valori. E permette ai giovani di Scafati di avere un luogo di socialità dove costruire il proprio futuro
Sembra ieri, ma sono passati già quattro anni da quando i dodici ettari di terreni sequestrati a Pasquale Galasso, boss della Nuova famiglia, sono diventati il fondo agricolo Nicola Nappo. Cartoline da Scafati, cittadina tra le province di Salerno e Napoli, dove un luogo strappato alla camorra è diventato un presidio di legalità. Qui chi lavora la terra ha un regolare contratto di lavoro, così come chi trasforma le produzioni, a partire dai celebri pomodori San Marzano Dop. Poi c’è la frutta, le migliaia di piante di limone, arancio, albicocco, nespolo, melograno, nocciolo e naturalmente viti e ulivi, trattati senza pesticidi e fitofarmaci, nel solco di quel made in Italy di qualità che trova invariabilmente clienti interessati alla commercializzazione.

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